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PICCOLE PESTI

C’era gusto a umiliare, con una modesta utilitaria, vetture di classe e prezzo superiori. Carlo Abarth sapeva che cosa ci voleva per prendersi certe rivincite e ciò determinò il successo delle sue elaborazioni. Ne abbiamo esaminate quattro. A cominciare dalla “1000 Berlina Corsa”, una ex “600” da quasi 200 all’ora.

Roberto Piatto, titolare di un’officina a Bassano del Grappa (Vicenza), acquistò nel 1989 questa “1000 Berlina Corsa” del ’64; dopo un restauro lungo e oneroso, partecipò a qualche raduno. Stregato dall’indole corsaiola dell’utilitaria, la preparò per le gare. Il motore eroga ben 85 CV DIN, ma resta comunque affidabile.

Un’ulteriore conferma della genialità di Carlo Abarth, che intuì subito le potenzialità offerte dalla Fiat “600”, presentata nel 1955 al Salone di Ginevra; nello stesso anno debuttò la Fiat Abarth “750”, con una cilindrata portata da 633 cm³ a 747, una potenza aumentata di 20 CV (da 21,5 a 41,5 CV DIN), una coppia che passava da 4 kgm a 2800 giri/min a ben 5,5 kgm a 4000 giri/min e una velocità massima di 130 km/h.

La “1000 Berlina Corsa” giunse nel 1962, quando Luciano Fochi derivò dal bialbero a 4 cilindri di 1000 cm3 un monoalbero di 982 cm³ e lo fece montare sulla Fiat “600 D”. La versione “Corsa” fu dotata di un radiatore supplementare.

L’esemplare del servizio, benché immatricolato nel 1964, è stato aggiornato nel 1992 secondo le specifiche del 1965: radiatore carenato e di maggiore capacità, cambio a cinque marce, impianto di scarico “quattro in uno” con marmitta a più alto rendimento, tergicristallo con bracci collegati e avantreno ampiamente rivisto.


SCHEDA TECNICA

Motore 4 cilindri in linea – Cilindrata 982 cm³ – Alesaggio 65 mm – Corsa 74 mm – Rapporto di compressione 13:1 – Potenza 85 CV DIN a 7600 giri/min – Carburatore doppio corpo Weber 36 DCD7.
Trasmissione Motore e trazione posteriori – Cambio a 5 marce – Frizione monodisco a secco – Pneumatici 4,25×13.
Corpo vettura Berlina a due porte – Carrozzeria portante – Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, balestra inferiore trasversale, bracci superiori oscillanti, molle elicoidali coassiali agli ammortizzatori idraulici – Sospensioni posteriori a ruote indipendenti, bracci oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatiori idraulici – Freni anteriori e posteriori a disco.
Dimensioni e peso Passo 2000 mm – Carr. anteriore 1150 mm – Carr. posteriore 1160 mm – Lunghezza 3285 mm – Larghezza 1380 mm – Altezza 1400 mm – Peso 590 kg.
Prestazioni Velocità 195 km/h.

FORTUNA CHE FINI’ SOTT’ACQUA

La “850 TC” di Alfredo e Giannino Zuccolo fu immatricolata nel 1961, il primo anno di produzione di questo modello; è stata acquista nel 1983 in condizioni disastrose per mezzo milione di lire.

Il primo proprietario nel 1966 si era recato a Firenze per una gita proprio nei giorni dell’alluvione. La vettura, danneggiata, fu abbandonata presso un demolitore, dove venne notata da Alfredo Zuccolo.

Il restauro ha richiesto circa tre anni: il motore è stato rettificato e sono state sostituite bronzine, pistoni e anelli; la carrozzeria è stata portata a lamiera, riparata e riverniciata.

La Abarth “850 TC” (Turismo Competizione), il cui prezzo di listino era di 850.000 lire, stupisce ancora per alcune raffinatezze tecniche, come i freni anteriori a disco della Girling e l’impianto di raffreddamento dotato di un radiatore acqua supplementare.


SHCEDA TECNICA

Motore 4 cilindri in linea – Cilindrata 847 cm³ – Alesaggio 62,5 mm – Corsa 69 mm – Rapporto di compressione 9,2:1 – Potenza 52 CV DIN a 5800 giri al minuto – Carburatore Solex 32PBIC.
Trasmissione Motore e trazione posteriori – Cambio a 4 marce – Frizione monodisco a secco – Pneumatici 5,20×12.
Corpo vettura Berlina a due porte – Carrozzeria portante – Sospensione anteriore a ruote indipendenti, balestra inferiore trasversale, bracci superiori oscillanti, ammortizzatori idraulici – Sospensione posteriore a ruote indipendenti, bracci oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatiori idraulici – Freni ant. e post. a tamburo.
Dimensioni e peso Passo 2000 mm – Carr. anteriore 1150 mm – Carr. posteriore 1160 mm – Lunghezza 3285 mm – Larghezza 1380 mm – Altezza 1405 mm – Peso 610 kg.
Prestazioni Velocità 140 km/h.

UNA BELLA RIMPATRIATA

La “1000 Bialbero Coupé” di Raimondo e Nadia Amadio giunse in Italia nei primi anni Novanta dall’Argentina. Raimondo ricorda ancora la lunga e costosa opera di restauro intrapresa dal padre.

L’Abarth “1000” pose fine alla collaborazione, avviata nel 1956 con la “750 Coupé”, fra la Abarth e la Zagato; la realizzazione fu affidata a Mario Colucci che, partendo dalla “750 Record Monza” di Zagato, ne ammorbidì le linee rendendole più moderne.

Il nuovo motore di 982 cm³ con distribuzione a due alberi a camme in testa erogava 91 CV DIN a 7100 giri/min e aveva stabilito ben nove record internazionali a Monza. Tra le innovazioni tecniche presenti nella “1000 Bialbero Coupé” figuravano i freni a disco all’avantreno, fondamentali per una vettura che poteva raggiungere i 205 km/h.


SCHEDA TECNICA

Motore 4 cilindri in linea – Cilindrata 982 cm³ – Alesaggio 65 mm – Corsa 74 mm – Rapporto di compressione 9,3:1 – Distribuzione a due alberi a camme in testa – Potenza 91 CV DIN a 7100 giri al minuto – 2 carburatori doppio corpo Weber 36DCL4.
Trasmissione Motore e trazione posteriori – Cambio a 4 marce – Frizione monodisco a secco – Pneumatici 135×13.
Corpo vettura Coupé due posti – Carrozzeria portante – Sospensione anteriore a ruote indipendenti, balestra inferiore trasversale, bracci superiori oscillanti, ammortizzatori idraulici – Sospensione posteriore a ruote indipendenti, bracci oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici – Freni anteriori a disco e posteriori a tamburo.
Dimensioni e peso Passo 2000 mm – Carr. anteriore 1150 mm – Carr. posteriore 1160 mm – Lunghezza 3470 mm – Larghezza 1350 mm – Altezza 1140 mm – Peso 570 kg.
Prestazioni Velocità 205 km/h.

ERA LI’ DAL CONCESSIONARIO…

La “595” dei fratelli Zuccolo venne loro proposta nel 1985 da un amico concessionario: la vettura era in buono stato, completa e originale, ma i due fratelli preferirono comunque procedere a un restauro completo della meccanica e della carrozzeria, durato tre anni.

Presentata nel settembre del 1963, la Fiat Abarth “595” si distingueva dalla “500 D” per le radicali modifiche al motore, la cui cilindrata fu portata da 499,5 a 594 cm³. Al fine di migliorare il raffreddamento fu realizzata una fusione in ghisa per accoppiare in un unico corpo i due cilindri; i condotti vennero lucidati e si adottò un nuovo albero a camme. Venne inoltre aumentato il rapporto di compressione (da 7:1 a 9,2:1) e il carburatore Weber IMB4 fu sostituito con un Solex C28PBJ.

Grazie a tali interventi, il piccolo bicilindrico giungeva così a erogare ben 27 CV DIN (contro i 17,5 della “500 D”), sufficienti a spingere la vettura a 120 km/h. Il prezzo al pubblico era di 595.000 lire, 145.000 in più della versione base.


SCHEDA TECNICA

Motore 2 cilindri in linea – Cilindrata 594 cm³ – Alesaggio 73,5 mm – Corsa 70 mm – Rapporto di compressione 9,2:1 – Potenza 27 CV DIN a 5000 giri al minuto – Carburatore Solex C28PBJ.
Trasmissione Motore e trazione posteriori – Cambio a 4 marce – Frizione monodisco a secco – Pneumatici 125×12.
Corpo vettura Berlina a due porte – Carrozzeria portante – Sospensione anteriore a ruote indipendenti, balestra inferiore trasversale, bracci superiori oscillanti, ammortizzatori idraulici – Sospensione posteriore a ruote indipendenti, bracci oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici – Freni ant. e post. a tamburo.
Dimensioni e peso Passo 1840 mm – Carr. anteriore 1120 mm – Carr. posteriore 1135 mm – Lunghezza 2970 mm – Larghezza 1320 mm – Altezza 1300 mm – Peso 470 kg.
Prestazioni Velocità 120 km/h.

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Categorie: Auto
Tags: Abarth
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