L’aereo da caccia “P 38 Lightning” suggerì allo stilista soluzioni aeronautiche, come i rostri, le prese d’aria e le pinne. Capote, vetri e sedili a comando elettroidraulico, sterzo e freni servoassistiti, cambio automatico a quattro rapporti. Ma la vettura pesa 2300 kg: molto anche per il suo V8 da 210 CV.
La “62 Convertible Coupé” del nostro servizio è il “model year” 1953, uno degli 8367 esemplari prodotti quell’anno. Molti i particolari di ispirazione aeronautica, primo fra i quali le pinne, che Harley Earl, fondatore e responsabile del centro stile della GM, “rubò” a un caccia Lockheed “P 38 Lightning” visto in un aeroporto militare. Dal 1948 le code “arricciate all’insù” divennero il tratto distintivo delle Cadillac. E che dire delle prese d’aria sui parafanghi posteriori e dei rostri, appuntiti come una fusoliera?
Lunga più di 5 metri, questa convertibile a due porte offre uno spazio abbondante per cinque persone. Esclusivi di questo tipo di carrozzeria sono gli interni in pelle a due tonalità che si accordano con cinque livree: bianco, rosso, nero, blu e grigio. I finestrini, i sedili e la capote sono azionati da un circuito elettroidraulico.
Nella “62” si ritrova il classico V8 con distribuzione a valvole in testa ed elevato rapporto di compressione messo a punto nel ’49, il cui sviluppo era iniziato nel ’37. Gli oltre 5000 cm³ e i 210 CV fecero della “62” la convertibile più potente sul mercato.
Questo esemplare è stato recuperato in California nel 2000 dal carrozziere Angelo Dragoni dopo una lunga trattativa durata sei mesi. La vettura è stata poi completamente smontata e restaurata.