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Quando la Volvo fece flop

Sessant’anni fa nasceva la Volvo prodotta nel minor numero di esemplari: 68. Fu un fallimento, ma grazie a lei nacque la P1800, il più grande successo commerciale della Casa svedese.

Gli Stati Uniti non sono un mito solo per gli italiani malati di esterofilia: all’inizio degli anni 50, mentre Alberto Sordi satireggiava su questa debolezza italica, 2000 km più a nord, Assar Gabrielsson, fondatore della Volvo, non perdeva occasione di visitare gli Usa per prendere ispirazione per le sue vetture. Fu durante uno di questi viaggi esplorativi infatti che notò come in California stava crescendo la popolarità delle sportive compatte europee. L’idea di produrne una anche lui si concretizzò quando venne in contatto con la Glasspar, azienda specializzata nella produzione di scafi e di parti per auto sportive in fibra di vetro. La strada per la produzione della prima sportiva Volvo era tracciata. La Glasspar avrebbe prodotto il corpo della P1900 Sport e a Göteborg avrebbero pensato al resto.

Il primo prototipo fu presentato esattamente 60 anni fa, nel giugno 1954. Ma subito i collaudatori sollevarono critiche sulla debolezza del telaio e sulla facilità con cui il corpo della vettura tendeva a incrinarsi. Ci vollero due anni per sistemare le cose e la prima vettura fu consegnata solo nel 1956. Le perplessità iniziali si protrassero e la Volvo Sport ebbe vita breve. Fu costruita in soli 68 esemplari e nel 1957 Assar Gabrielsson decise di punto in bianco di sospenderne la produzione. La P1900 Sport condivideva la meccanica con la PV 444; il passo era 20 cm più corto di quello della PV 444 e il motore – di 1,4 litri da 70 CV – assicurava una velocità massima di 155 km/h. Il peso ridotto e la tecnologia non all’altezza dei requisiti di qualità Volvo ne decretarono la morte precoce. Quattro anni dopo il fallimento della P1900 (così veniva chiamata internamente) la Volvo tornò sul segmento delle sportive con la P1800 e questa volta, forte dell’esperienza passata, non sbagliò più: la P1800 divenne infatti un grande successo commerciale Volvo.

Gilberto Milano

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