Nel mondo dei collezionisti di auto, la rarità spesso non basta: la storia di un veicolo e la sua particolarità possono scatenare quella che in gergo si chiama “bidding war”, ovvero una raffica di rilanci a suon di migliaia di euro. Ecco perché tra i tanti lotti che verranno messi all’incanto a Londra da RM Sotheby’s, l’1 e il 2 novembre, abbiamo individuato quattro vetture con caratteristiche uniche. Per partecipare – o curiosare tra i tanti articoli – bisogna collegarsi al sito dedicato della casa d’aste.
La Land Rover “rinata”. Alla prima categoria appartiene senza alcun dubbio la Land Rover, una delle icone britanniche insieme alla Mini. Partiamo da una “Series 1” del 1951, una delle sole 25 passate attraverso il programma Land Rover Reborn, un’iniziativa che prevedeva il restauro completo – a condizioni di fabbrica – degli ormai rari esemplari della prima serie (1948-1958) da parte dalla divisione Land Rover Classic. La “80” della foto – il numero indica, in pollici, il passo – è salpata alla volta di Brisbane, in Australia il 10 luglio 1951 ed è stata iscritta al programma “Reborn” nel 2017, per poi essere consegnato alla Dean Kronsbein Collection all’inizio del 2020. La stima massima sfiora i 180.000 euro.
Usata dalla Regina per le parate. La seconda, invece, ha un pedigree reale: è una “Series 3” costruita nel 1978 prima di essere inviata al Central Army Vehicle Depot di Ashchurch, nel Gloucestershire e successivamente essere trasformata in un veicolo “Royal Review”. Ovvero da parata e riservato alla Regina Elisabetta (e al Principe Filippo, grande amante delle Land Rover) le cui modifiche più evidenti sono il vistoso plexiglass e le fiancate più alte che nascondono i gradini che consentivano a Sua Maestà di entrare e uscire facilmente. E’ andata all’asta per la prima volta nel 2011 ed è stata sottoposta ad un restauro durato tre anni. Vale circa 95.000 euro.
Una McLaren Senna GTR LM unica. Di tutt’altra pasta – e decisamente più moderna – è la McLaren Senna GTR LM. Ne sono state create solo cinque, ognuna con una livrea diversa (dipinta a mano) che rende omaggio alle cinque F1 GTR che hanno partecipato alla 24 Ore di Le Mans del 1995. La lista delle modifiche è infinita; ha percorso solo 1.003 km e viene venduta con un motore “standard” di riserva (meno potente di quello, da 833 CV attualmente installato) e un set di cerchi con pneumatici da bagnato. Può essere omologata per la circolazione stradale e la richiesta è di quasi 2 milioni e 400 mila euro.
Jaguar XKSS: praticamente un’auto da corsa. Infine, quella che sarà la regina dell’asta. Considerata da molti “la prima supercar della storia”, la Jaguar XKSS è, in pratica la versione stradale della “D-Type”, capace di trionfare dal 1955 al 1957 alla 24 Ore di Le Mans. Spinta da un 6 cilindri in linea da 3,4 litri e 250 CV, poteva toccare i 230 km/h e raggiungere i 100 km/h in 5,2 secondi e ne furono prodotte solo 16 delle 25 previste, causa un incendio che distrusse le scocche rimanenti. Quasi tutte sono state vendute negli Usa (anche Steve McQueen ne possedette una, che definì la sua auto preferita) e questa è la prima XKSS in assoluto a essere messa all’asta in Europa. Per averla si deve essere pronti ad arrivare a 13 milioni di euro.