L’ultima offerta in ordine di tempo arriva dagli Usa, dalla Coply Motorcars di Needham, Massachusetts, che vende un esemplare della favolosa Porsche 959 (telaio numero WP0ZZZ95ZHS900043) a un prezzo ritenuto folle fino allo scorso anno, ma che conferma quanto le quotazioni dei prodotti Porsche siano in crescita verticale ovunque nel mondo: 1,45 milioni di dollari, pari a 1.180.000 euro al cambio attuale.
La 959 in questione è una “normale” versione Komfort del 1987 che dal giorno della sua nascita ha percorso appena 16.500 chilometri. Nemmeno una versione così particolare dal momento che la più estrema Sport Version è molto più rara (meno di 30 costruite su un totale di circa 300 esemplari di 959). L’esemplare in vendita è assolutamente originale e con tutti i suoi documenti in ordine.
Il prezzo proposto, infatti, è pienamente qualificabile da “bolla speculativa” ma è allineato con la situazione attuale, che vede qualsiasi esemplare Porsche oggetto di valutazioni fuori dall’ordinario. E pensare che prima del 2010 la media delle cifre di aggiudicazione nelle aste era di circa 200.000 Euro. Ma negli ultimi tempi, la situazione è completamente cambiata. Sembra proprio che la 959 stia conoscendo un amore viscerale da parte dei collezionisti.
Basta osservare i risultati delle ultime aste. RM Auctions, nel 2014 ha venduto tre Porsche 959 per 476.000, 687.500 e 759.000 dollari. Il record assoluto lo ha stabilito però un esemplare Komfort aggiudicato per 1,485 milioni di dollari da Gooding & Co lo scorso agosto (1.109.200 euro) nei giorni del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach in California. La vettura in questione (WP0ZZZ95ZJS900072) per altro, segnava meno di 8.800 chilometri percorsi. Sempre Gooding & Co ha venduto una 959 Sport, durante l’asta di Amelia Island lo scorso marzo, a 1,1 milioni di dollari. Anche Bonhams ha messo a segno risultati molto elevati: all’evento The Bond Street Sale del 30 novembre scorso, un’altra 959 Komfort (con 27.200 km) è stata venduta per 644.000 euro.
La situazione, quindi, è caotica: esemplari molto simili di 959 (in ottime condizioni di meccanica e con pochi chilometri percorsi) possono essere venduti a cifre con differenze abnormi senza una giustificazione precisa. Ciò significa che attualmente questa vettura non abbia un valore di mercato ma sia preda dell’emotività del momento. In una situazione del genere chiunque può proporre il prezzo che vuole. Così come ha fatto la stessa Coply Motorcars che, lontano dall’atmosfera euforica di un’asta (dove il destino si gioca in una manciata di secondi ed è solo una questione di coraggio nei rilanci verso l’alto), ha “il diritto” (perché questo è lo scenario del mercato) di proporre una cifra pari quasi al record mondiale fatto segnare all’asta.
La 959, progetto nato nel 1984, è figlia dei successi delle 956 e 962 nella serie dei Prototipi e della 953 da rally che ha corso soprattutto sulle lande africane. Entrata in produzione con grande ritardo (1987) a causa di difficoltà nello sviluppo e venduta in perdita (oltre 600 milioni di Lire) era un vero e proprio laboratorio su ruote: motore 6 cilindri boxer da 2,85 litri con 2 turbo compressori “sequenziali”, raffreddamento “misto” aria – acqua, trazione integrale a ripartizione variabile con 4 programmi di trazione, cambio meccanico a 6 rapporti, sospensioni a controllo elettronico con 3 tipologie di assetto e di altezza da terra, ruote in lega “cave” e riempite con l’aria dei pneumatici (con sensore di pressione), impianto freni con ABS, da 0 a 100 in meno di 4 secondi, circa 320 km/h di punta massima.
Vennero prodotte due versioni: la Komfort version, che possedeva tutte queste configurazioni, e la Sport, molto più leggera ed estrema, priva dei sedili posteriori e della regolazione dell’assetto. Fu, al pari della Ferrari F40, dell’Aston Martin V8 Vantage Zagato, della Bugatti EB110, una vera Instant Classic, auto di produzione attuale ma già considerata da collezione e capace di animare “tuonanti” fenomeni speculativi.
Alvise-Marco Seno