Domenica 5 giugno, ad Arese, si è tenuta la seconda edizione di RealAlfa, concorso di conservazione e restauro intitolato a Maurizio Tabucchi e riservato alle Alfa Romeo di tutti i tempi.
L’ultima cosa che dimenticheranno gli astanti, semmai fosse possibile, sarà il sound del bialbero quattro cilindri dell’Alfa Romeo Giulia 1600 GTA di Roberto Sillistrini mentre lascia la passerella d’onore, dopo aver meritatamente vinto il prestigioso premio Best of Show – ed essersi aggiudicato il cronografo Eberhard&Co – alla seconda edizione di RealAlfa, un evento fiore all’occhiello dell’organizzazione del Registro Italiano Alfa Romeo e di Aci Storico, con il supporto di Eberhard&Co Tazio Nuvolari 336. La giornata, in verità, ha riservato tante emozioni sin dalle prime ore del mattino, quando circa sessanta Alfa Romeo di tutte le epoche si sono schierate sul “pistino di Arese”, a ridosso del Museo Storico Alfa Romeo, per le valutazioni della giuria.
Tante personalità del nostro mondo. Al di là del concorso, il programma della giornata prevedeva la possibilità di una visita al Museo Storico Alfa Romeo e la partecipazione al Back Stage dedicato ai cinquant’anni dell’Alfa Romeo Alfetta, quindi al pranzo nel ristorante del museo stesso. Nel pomeriggio, la sfilata nella sala Giulia e le premiazioni. La signora Tabucchi, vedova dello studioso Maurizio Tabucchi, cui è intitolato il concorso, ha consegnato i trofei ai vincitori, mentre Enzo Leanza, direttore di Aci Storico, ha omaggiato tutti i partecipanti con la placca da radiatore dell’evento. Il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha premiato il vincitore del Best of Show e della Instant Classic più emozionante votata dal pubblico.
Tutti i vincitori. Le vetture selezionate per partecipare al concorso sono state suddivise in nove classi più una, quella delle Instant Classic: in quest’ultima categoria, il pubblico ha premiato l’Alfa Romeo 4C Spider Carbon Edition di Himara Bottini. Di seguito, le best in class di ogni gruppo e le altre vetture premiate dalla giuria, presieduta da Lorenzo Marzullo, presidente della commissione tecnica del Riar:
Classe A: 6C 1500/1750/1900
Best in class: 6C 1500 Normale Stabilimenti Farina del 1929 di Sergio Muzi;
Premio per il design più iconico tra le anteguerra: 6C 1750 Gran Sport Zagato del 1931 di Claudio Montagni.
Classe B: 6C 2300/2500
Best in class: 6C 2500 Sport Touring Superleggera del 1939 di Corrado Lopresto;
Premio per gli interni meglio conservati tra le anteguerra: 6C 2300 B Gran Turismo Worblaufen del 1939 di Francesco Ricciardi;
Premio per gli interni meglio conservati tra le dopoguerra: 6C 2500 Sport Pinin Farina del 1949 di Roberto Pozzi;
Premio per il passato storico più rappresentativo: 6C 2500 Sport Pinin Farina del 1947 di Claudio Giorgetti.
Classe C: 1900 berlina
Best in class: 1900 del 1953 di Antonio Perfetti;
Secondo classificato: 1900 L Cabriolet Stabilimenti Farina del 1952 di Francesco De Leo;
Premio al miglior connubio sport ed eleganza: 1900 TI Coupé Pinin Farina del 1952 di Stefano Centanni.
Classe D: Giulietta Sprint/Sprint Veloce
Best in class: Giulietta Sprint del 1960 di Simone Montanari;
Secondo classificato: Giulietta Sprint del 1955 di Alessandra Giorgetti;
Premio per la vettura iconica del dopoguerra: Giulietta Sprint del 1955 di Giancarlo Stringhini.
Classe E: 2000/2600 Spider
Best in class: 2600 Spider Touring Superleggera del 1964 di Emanuele Morteo;
Secondo classificato: 2000 Spider Touring Superleggera del 1960 di Alfredo Cocco.
Classe F: Giulia GT e derivate
Best in class e Best of show: Giulia GTA del 1965 di Roberto Sillistrini;
Secondo classificato: GT 1300 Junior del 1969 di Carlo Maria Fugazza.
Classe G: Alfasud berlina
Best in class: Alfasud TI del 1975 di Andreas Inderbitzi;
Secondo classificato: Alfasud 1.2 Super del 1980 di Luca De Angelis.
Classe H: Alfetta berlina
Best in class: Alfetta del 1977 di Marco Betocchi;
Secondo classificato: Alfetta del 1973 di Marco Focaccia.
Class I: SZ/RZ
Best in class: SZ del 1991 di Pierluigi Bottini;
Secondo classificato: RZ del 1996 di Fernando Reali.