La Renault 21 è una delle grandi auto da famiglia degli anni 80. Francese per nascita, internazionale per vocazione è stata prodotta anche in Turchia dalla Oyak-Renault, in Argentina nello stabilimento di Santa Isabel e in Colombia dalla SOFASA (Sociedad de Fabricación de Automotores S.A.). La “21” sbracò persino negli Stati Uniti, dove venne venduta come Eagle Medallion.
La fortunata Renault 21 venne presentata alla stampa il 20 novembre 1985, il lancio ufficiale avvenne tre mesi dopo, nel febbraio 1986. La R21 sostituiva la R18 che, ormai obsoleta, stava perdendo terreno dopo aver segnato un grande successo commerciale.
La nuova berlina si caratterizzava per uno stile molto geometrico e lineare, frutto di un accurato studio aerodinamico. L’auto piacque, nonostante il pubblico d’Oltralpe prediligesse le vetture con carrozzeria cinque porte per la praticità dell’ampio portellone. La classica configurazione tre volumi evitò alla Renault 21 di fare concorrenza interna all’ammiraglia 25 (hatchback) e le consentì di soddisfare le preferenze della clientela estera che, nel segmento delle vetture medio-grandi, preferiva le classiche berline. Spaziosa e confortevole, la 21 venne elogiata dalla stampa per la tenuta di strada sicura e per un consumo di carburante contenuto, ottenuto grazie all’eccellente aerodinamica.
La Renault 21 coniugava modernità e confort con un’immagine da auto “importante”. In tal senso, erano un po’ sottotono le plastiche usate per le finiture dell’abitacolo e il design semplicistico della plancia.
Un successo inaspettato. La Renault 21 venne proposta con diverse motorizzazioni, a partire dalla 1,7 litri benzina. Questo modello aveva motore e trasmissione disposti trasversalmente ma, Renault non aveva progettato un cambio adatto ai propulsori più potenti che potesse essere montato in linea con il motore: di conseguenza, le versioni più potenti avevano il motore longitudinale. Le due versioni, inoltre, avevano un interasse leggermente diverso: in ogni caso, i propulsori (tutti quattro cilindri) avevano dimensioni relativamente compatte e il vano motore era abbastanza grande per ospitare entrambe le configurazioni senza ridurre lo spazio nell’abitacolo passeggeri.
In un’epoca in cui le tecnologie di produzione erano meno flessibili, la necessità di allestire i vani motore con configurazioni diverse su un’unica linea di produzione, compromise la redditività della Renault 21. Questo aspetto non inficiò il successo commerciale della vettura, che superò le aspettative del costruttore. La Renault 21 conquistò il terzo posto nella classifica delle auto più vendute sul mercato francese, scalzando la Citroën BX. Davanti alla 21 rimasero saldamente al comando le “intoccabili” Renault Supercinque e la Peugeot 205.
Le versioni diesel Turbo-D e Turbo-DX contribuirono in maniera determinante al grande apprezzamento del modello. Presentate nel maggio del 1986 accompagnarono la carriera della Renault 21 senza alcuna modifica meccanica.
Arriva la Nevada! Pochi mesi dopo la berlina, debuttò la station wagon a sette posti, indicata come Renault 21 Nevada. La grande familiare della Régie venne commercializzata col nome Savanna nel Regno Unito. Nel 1987, What Car? Premiò la Renault 21 GTS come miglior berlina familiare dell’anno.
La Renault 21 Nevada, aveva una lunghezza di 4,64 m (18 in più rispetto alla berlina) ed persino più lunga dell’ammiraglia Renault 25 (4,62 m). Le dimensioni maggiori dipendevano in primo luogo da un passo più esteso: 2750 mm, invece dei 2600 mm della versione berlina. Ciò consentiva alla Nevada di ospitare fino a sette posseggeri. Nel baule era prevista una panchetta supplementare, che all’occorrenza poteva ospitare due bambini. L’ampio abitacolo della Nevada consentì di ricavare un volume di carico eccezionale. Con il posteriore si otteneva un vano lungo più di 2,10 m.
Con queste prerogative, la Renault Nevada 7 posti si affermò come l’auto ideale per le famiglie francesi. Le Nevada GTX 4×4 e GTD 4×4, lanciate nel febbraio 1988, completavano la ricca offerta di motori e allestimenti di questa amatissima familiare. I modelli 4×4 erano dotati anche del blocco del differenziale, garantendo una tenuta ottimale anche sui fondi scivolosi: un alleato in più per portare la famiglia a spasso nel comfort e nella più totale sicurezza.
Intercettazione rapida. Con il model year 1988 debuttava il modello di punta della gamma, la Renault 21 Turbo, spinta dal potente 2 litri “Douvrin” da 175 CV. Era riconoscibile per la fanaleria separata e il body kit con paraurti ridisegnati e spoiler posteriore. La Turbo era equipaggiata con cerchi in lega specifici e ABS di serie.
Le prestazioni e la maneggevolezza, portarono la Renault 21 Turbo a rivaleggiare con modelli blasonati come le Mercedes 190 2.3-16 e BMW M3 E30. La Régie dichiarava infatti una velocità massima 227 km/h e 28,5 secondi per coprire il chilometro da fermo. L’estetica fin troppo appariscente, per quella che era considerata in primo luogo un’auto da famiglia e le finiture poco curate, relegarono il modello a un ruolo marginale nel mercato europeo delle berline ad alte prestazioni.
Dal 1992, la Gendarmerie ha utilizzato questo modello come veicolo pronto intervento per gli inseguimenti in autostrada.
La francese d’America. Tra il 1987 e il 1989, la Renault 21 è stata venduta anche in Nord America attraverso i concessionari AMC (American Motors Company) come Renault Medallion e successivamente, tramite i concessionari Jeep-Eagle con la denominazione Eagle Medallion. Ciò avvenne dopo l’acquisizione della AMC e delle attività nordamericane della Renault da parte del gruppo Chrysler.
La Medallion era equipaggiata con un motore 2,2 litri da 110 CV dotato di catalizzatore. A questa, si unì anche la Eagle Premier che, disegnata da Giorgetto Giugiaro, era basata sulla piattaforma della Renault 21 ma, adottava diverse componenti meccaniche della più grande Renault 25. Le due vetture, tuttavia, non riuscirono a bissare i successi delle sorelle europee.
Tutto quadra. La Renault 21 venne ristilizzata nel maggio 1989: il restyling che riguardò sia l’estetica che la tecnica. Il nuovo family feeling si ispirava alla Renault 25, anch’essa recentemente rinnovata, e venne proposta una variante di carrozzeria liftback, una cinque porte con portellone posteriore. Questa versione rese definitivamente la Renault 21 la berlina più popolare nella Francia dei primissimi anni 90.
Intanto, anche la Renault 21 TXi 2.0 12v e la 2.0 turbo erano disponibili con la trazione integrale “Quadra”. Sulle le 21 Nevada, le quattro ruote motrici vennero estese ai modelli 2.0 a otto valvole e persino alla 2.1 Diesel aspirata, in quanto i motori benzina 2.0 12 valvole e Turbo non erano disponibili sulla familiare.
Al Salone dell’automobile di Francoforte del 1989 venne presentata una nuova motorizzazione, la 2.2. a iniezione, originariamente riservata al mercato tedesco (diversa dalle precedenti 2.2 costruiti per gli Stati Uniti), dove alcune norme fiscali e assicurative “premiavano” i motori con cilindrate più grandi ma dalle potenze non elevate.
La TSE del Presidente. Un aneddoto poco conosciuto riguarda una Renault 21 in allestimento TSE: si tratta dell’esemplare donato nel 1989 da Mario Soares, Presidente del Portogallo a Václav Havel (l’allora presidente della Cecoslovacchia). La vettura venne consegnata poco prima della “Rivoluzione di Velluto” e per un certo periodo venne utilizzata come auto ufficiale della presidenza cecoslovacca.
Ricerca oculata. Con oltre due milioni di esemplari all’attivo, le Renault 21 liftback e berlina a benzina cessarono la produzione nel corso del 1994, sostituite progressivamente dalla nuova Renault Laguna, anche questa dotata del pratico portellone. Le varianti Nevada/Savanna uscirono dai listini alla fine del 1995.
Le “R21” riuscirono ad affermarsi come ottime vetture da famiglia, in Francia ma anche nel resto d’Europa. Oggi le quotazioni sono piuttosto basse ed è abbastanza difficile imbattersi in esemplari in buone condizioni, di sicuro varrebbe la pena di mettersi alla ricerca delle 21 Turbo. Per chi ama le trasferte con famiglia e amici, una Nevada con trazione Quadra potrebbe essere una scelta interessante per trascorrere la settimana bianca senza scomodare le “solite” tedesche.