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Rétromobile 2019: 10 cose che valevano il viaggio

Rétromobile, a Parigi, è una tappa obbligata nel percorso di crescita di un appassionato di auto storiche. Da visitare almeno una volta nella vita.

Nel corso dell’anno, ci sono momenti fondamentali, eventi che ci arricchiscono culturalmente, irrinunciabili appuntamenti di passione: il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, il Festival of Speed di Goodwood, la 1000 Miglia. E Rétromobile. Nel novero delle fiere e delle mostre-scambio, la manifestazione francese fa storia a sé, tanto da sembrare più un vero e proprio Salone dell’auto classica che un momento di compra-vendita. Il livello delle auto esposte (e non necessariamente proposte in vendita) è talmente alto che è quasi impossibile determinare quale sia la reginetta del weekend. Se cercate un motivo per investire i vostri risparmi per un lungo fine settimana nella città più romantica del mondo, qui, nei padiglioni del Paris Expo Porte de Versailles ne troverete tantissimi: noi ve ne diamo dieci, ma credeteci che ce n’erano molti di più! Date una rapida occhiata alla fotogallery qui sotto e scrivete nei commenti che cosa ne pensate.

01. Citroën festeggia 100 anni. In grande spolvero la Casa francese, che ha allestito a Rétromobile uno stand enorme, suddiviso in tre aree di pertinenza: una dedicata alle concept car, una alle vetture di produzione, l’altra alle auto da competizione. L’esposizione illustra con precisione le pietre miliari della Citroën dalle origini ai giorni nostri o, se preferite, dalla Type A 10 HP del 1919 alla C5 Aircross del 2019.

02. Le Lancia di Lukas Hüni. Intorno allo stand del commerciante svizzero, una moltitudine di persone chinate a raccogliere le proprie mascelle, precipitate di fronte alla parata di sette Lancia Stratos multicolori allestita per questa edizione di Rétromobile. In realtà, tutta l’area ha reso il giusto tributo alle Lancia più belle e importanti della storia: Flaminia, Aurelia, Aprilia, Astura, Lambda e pure alle Delta e 037 da corsa. Al centro troneggiava una D23 Pinin Farina del 1953.

03. Chapron mon amour. Il nome di Eric Belooussoff forse dirà poco ai più, ma i citroënisti di sicuro conoscono Citro Collection, una delle più importanti raccolte private di Citroën. Qui a Rétromobile, Belooussoff ha messo in mostra un numero meravigliosamente assurdo di DS (e non solo) speciali, per lo più carrozzate da Henry Chapron, che è forse – e anche senza forse – lo stilista che meglio ha interpretato le forme futuristiche della clamorosa berlina francese. Gli abbiamo chiesto se fossero in vendita. Ha detto di no, ma che di fronte a un’offerta adeguata…

04. Le Miura di Simon Kidston. Moquette viola, come la sua 77 UFO (se non sapete cos’è non siete lettori di Ruoteclassiche) e una parata di Lamborghini Miura da lasciare senza fiato: tre – diconsi tre – Miura SVJ delle cinque prodotte, una roadster glitterata, una SV arancione e una Miura nuda più una 350 GT 2+1 (a tre posti, praticamente). Non so se ci siamo capiti: a Rétromobile i commercianti fanno a gara a chi alza di più il livello.

05. Le hypercar di Girardo & Co. Se vi foste svegliati una mattina di queste con uno strano appetito di supercar… beh, ecco uno stand in grado di soddisfare le vostre voglie. Non so se vi siate mai posti il problema di scegliere tra una Maserati MC12, una Mercedes-Benz CLK GTR o una Jaguar XJ220… Ah, già: voi siete alfisti! Beh, che ne dite di un paio di 33 (da competizione), di una 6C 2500 Super Sport Touring del 1950 o di una one off come la 1900C Super Sprint Cabriolet Touring?

06. Le Turbo della Renault. Forse non tutti sanno che quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della prima vittoria in Formula 1 di una Renault, la RS10 Turbo, appunto. Per l’occasione, dunque, lo stand della Renault ha ospitato le più popolari varianti Turbo, dall’Alpine 5 Turbo alla 25 V6 Turbo (c’era anche una delle 806 Safrane biturbo prodotte). Una botta di gioventù per chi sognava le Renault Turbo negli anni Ottanta e Novanta…

07. L’ultima di Touring. Inaspettatamente, o forse no a ben guardare, a Rétromobile è riapparsa la Lamborghini 400 GT Flying Star II, una shooting brake prodotta in un solo esemplare nel 1966 per il Salone di Torino. È nota per essere l’ultima vettura prodotta dalla Carrozzeria Touring Superleggera figlia dell’estro di Carlo Felice Bianchi Anderloni.

08. La Bizzarrini 5300 GT di Ruote da Sogno. La reginetta dello stand degli amici dell’azienda emiliana era indubbiamente questa Bizzarrini 5300 GT dal 1965, l’unica (ci è parso) in tutta Rétromobile. Una delle 113 prodotte, l’esemplare offerto ha all’attivo appena 52 km dal restauro totale cui è stata sottoposta. Naturale che attirasse folle di curiosi e di interessati…

09. Le McLaren di Richard Mille. “Stare qui è come essere in vacanza” ci ha confessato il patron della maison svizzera d’alta orologeria in una breve chiacchierata di fronte al suo stand popolato da sole McLaren di Formula 1 dal 1970 ai nostri giorni. Pare che nella sua collezione ci siano pezzi che neppure la stessa McLaren possiede. Imperdibile.

10. La Miura di Jean Todt. Ancora un’altra Lamborghini? Sì, questa volta parliamo di quella dell’attuale presidente della Fia, Jean Todt. Il Polo Storico Lamborghini gli ha consegnato qui a Rétromobile la Miura SV del 1972 numero di telaio 3673. Quel numero di telaio e i relativi documenti erano precedentemente appartenuti a una Miura S del 1968 distrutta in un incidente. Il restauro ha richiesto 13 mesi di restauro per un totale di 3600 ore!

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