Due differenti declinazioni della versione più sportiva della popolare utilitaria Fiat. Da un lato la Sport, restyling del modello apparso per la prima volta nel 1965, dall’altro la Racer, berlinetta speciale carrozzata da Bertone. Vengono svelate entrambe in occasione del trentottesimo Salone di Ginevra, esattamente cinquant’anni fa: ecco in cosa differiscono.
Nel marzo del 1968, a Ginevra, tra le novità più importanti figurano molte vetture italiane. La produzione automobilistica del Bel Paese è rappresentata da ben dieci marchi, tra cui spicca la Fiat, che presenta alla stampa mondiale e ai visitatori – un esercito di oltre mezzo milione di appassionati – le nuove 850 Sport, sia in versione coupé (foto sotto) che spider.
Per il modello con carrozzeria chiusa frontale a doppi fari (principale novità rispetto alla serie precedente) e coda squadrata, con una fanaleria sdoppiata (e non più riunita in un unico gruppo ottico). La versione scoperta ha ora i fanali verticali e di tipo normale, non più carenato, con un posteriore che resta sostanzialmente invariato rispetto agli esordi. Cambiano i motori, con una cilindrata aumentata a 900 cm³ e una potenza che sale a 52 CV (cinque in più rispetto al 1965).
Più sportiva e ricercata nello stile la 850 Racer (sotto, un esemplare color silver con tetto nero), che Bertone allestisce utilizzando come base la scocca della spider di serie. Si rivolge a un pubblico più esclusivo ed è offerta nelle varianti Convertibile, Berlinetta e Team, rappresentando al meglio la formula, all’epoca ancora molto in voga, secondo cui i più illustri carrozzieri italiani predisponevano una carrozzeria raffinata su una meccanica di serie. La piccola sportiva firmata Bertone usufruisce – così comunica all’epoca la nostra consorella Quattroruote – della normale assistenza Fiat; in aggiunta, il carrozziere torinese fornisce due speciali tagliandi di garanzia per la carrozzeria.
Puntereste dunque sul modello di serie (oggi un esemplare completamente restaurato di 850 Sport Coupé può valere fino a 9000 euro) o sulla più esclusiva Racer, rarissima e con quotazioni difficili da stimare (ma quasi sempre prossime ai 15-20.000 euro)?
Alberto Amedeo Isidoro