Passi dolomitici, paesaggi che hanno pienamente dimostrato di appartenere a pieno titolo nel patrimonio dell’Unesco e il fascino per nulla nascosto delle auto storiche sulle strade più belle delle alpi italiane: ingredienti fondamentali della 31esima rievocazione della Stella Alpina organizzata dalla Scuderia Trentina Storica che ha visto al via oltre cinquanta equipaggi più una lunga serie di Ferrari che, nel rispetto di una ormai consolidata consuetudine negli eventi più prestigiosi, hanno fatto da “guardiaspalle” alle straordinarie vetture storiche al via.
In effetti al via della gara c’erano auto di assoluto livello, testimoni di varie epoche dell’industria motoristica mondiale: dall’americana Chrysler 72 del 1927 fino alle italianissime anteguerra Lancia Aprilia e Fiat 508C senza dimenticare, tra le dopoguerra, esemplari di Alfa Romeo 2500 Super Sport, Giulietta, Lancia Fulvia, Porsche 911 o Triumph TR2. Dopo tre giorni di gara la vittoria è andata per un soffio all’equipaggio composto da Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Triumph TR2 del 1955 che hanno approfittato della rottura a una manciata di prove dalla fine del motore della Fiat 508C di Giovanni Moceri e Daniele Bonetti della Loro Piana Classic, in quel momento abbondantemente in testa alla gara.
Sul secondo gradino del podio è salito così Antonino D’Antinone con Amalia De Biase su Porsche 911 del 1969: per trovare la prima auto italiana in classifica bisogna arrivare alla Lancia Fulvia del 1972 di Tiziano Baldissera a Antonio Covaz. Tra le scuderie partecipanti alla manifestazione trentina la vittoria finale è andata alla Loro Piana Classic davanti al Club Orobico e al Classic Team.