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Stirling Moss: 60 anni fa la vittoria Lotus a Montecarlo

Il 29 maggio 1960, Sir Stirling Moss sfrecciava per le strade di Montecarlo con la sua Lotus, in una lotta serrata e sotto una pioggia battente. Bisognava vincere il Gran Premio di Monaco: quella vittoria sarebbe stata prima della Lotus in un campionato di Formula 1.

“Sir” Stirling Moss dette inizio al rapporto privilegiato tra la Lotus e il Grand Prix di Monaco: dopo quella del 1960, altre sei vittorie a Montecarlo hanno costellato il palmares Lotus. Una lista che include sei Campionati Piloti e sette Campionati Costruttori. La storia agonistica della Lotus in Formula 1 è stata segnata da piloti leggendari come Mario Andretti, Jim Clark, Jochen Rindt, Emerson Fittipaldi, Graham Hill, Ronnie Peterson e Ayrton Senna. Tutti accomunati da un grande carisma e da una fame di vittorie che hanno reso possibili alcuni dei momenti più importanti nella storia del motorsport.

La prima grande vittoria. Racconta Clive Chapman (figlio del fondatore della Lotus, Colin Chapman), amministratore delegato del Team Lotus Classic: “La vittoria del 1960 arrivò esattamente due anni dopo il primo GP del Team Lotus, che debuttò nel 1958 proprio al GP di Monaco con Cliff Allison, gara che si concluse con una sesta posizione”. Durante il Gran Premio Monaco del 1960 Stirling Moss consolidò la sua reputazione di “maestro della pioggia” guidando senza sosta la sua nuova Lotus numero 28 sulle insidiose strade monegasche, bagnate dalla pioggia. In totale sicurezza Stirling Moss stabilì il record sul giro durante le prove e conquistò la prima pole position della Lotus nel Campionato di Formula 1 al volante di una Lotus Type 18 per il Team Rob Walker Racing.

In corsa per il pirata. La squadra corse era stata fondata dal “pirata” Rob Walker; l’erede dell’impero del whisky Johnnie Walker nel 1960 decise di concentrarsi esclusivamente sulle corse e Stirling Moss sarebbe stato il suo pilota: Moss aveva già dimostrato che il suo talento e l’affidabilità erano all’altezza della situazione. Anche la Lotus Type 18, si adattava perfettamente alle strade strette e tortuose di Monaco, con il suo telaio in alluminio, la Type 18 era agile e reattiva, quanto bastava per rendersi competitiva anche con le agguerrite Ferrari. Ma vincere non sarebbe stata un’impresa da poco, nonostante la bravura del pilota e una buona auto da corsa. Per Stirling Moss la gara si prospettò in salita sin dalla partenza: venne subito superato da Jo Bonnier che al volante di una BRM con motore posteriore dominò per 17 giri, fino a che i freni non tirarono i remi in barca, lasciando così il comando a Moss. Pochi giri dopo iniziò a piovere e Jack Brabham superava Bonnier, conquistando così la seconda posizione. Man mano che le condizioni peggioravano i piloti rallentavano: la pista bagnata richiedeva la massima concentrazione per mantenere le ruote sull’asfalto e giro dopo giro la pista si faceva più insidiosa.

Colpo di scena! Al 43° giro, Brabham aveva Moss nel mirino, ma anche lui dovette cedere per problemi al cambio. La pioggia iniziava a cessare lentamente e Sir Stirling potè distanziare il resto del gruppo, almeno fino a quando non venne costretto a fare una sosta ai box al 60° giro per un cavo allentato: Bonnier tornava nuovamente al comando. Intanto a causa di alcune pozze d’acqua rimaste sull’asfalto, Graham Hill si schiantò contro il box dei commentatori, ma Stirling Moss imperterrito manteneva il controllo della vettura superando altri due duellanti: Bruce McLaren e Phil Hill. Li superò per andare a recuperare Bonnier e concludere in bellezza quella corsa infernale. Vera e propria gara di resistenza, in quell’edizione del GP di Monaco solo cinque piloti riuscirono a classificarsi i primi e solo tre completarono i 100 giri del percorso. Allo sventolare della bandiera a scacchi Moss ebbe la meglio sul suo concorrente più prossimo, Bruce McLaren, con un vantaggio di 52 secondi. Cominciava così il primo capitolo di una storia epica marchiata Lotus.

Davide e Golia. Clive Chapman prosegue: “La vittoria di Stirling Moss al Gran Premio di Monaco del 1960 era la classica sfida di Davide contro Golia, un successo che dette impulso al marchio Lotus, a quei tempi una realtà che doveva ancora consolidarsi. Moss era veloce, attento e competente anche sulla meccanica. Tutte caratteristiche che furono di grande aiuto a Monaco, una gara che durava tre ore”. Continua: “Rob Walker e mio padre godettero di una relazione reciprocamente vantaggiosa che si tramutò in un grande successo nel corso degli anni Sessanta. Il rapporto tra Walker e Sir Stirling Moss fu ancora più forte e duraturo. Walker fornì a Moss tutto ciò di cui aveva bisogno per mettere a frutto il suo prodigioso talento”. Il 60° anniversario della sua vittoria viene raccontato anche in uno dei podcast realizzati dalla Lotus: “US LOT Sessions”, nell’intervista con il giornalista Damien Smith che ripercorre quella gara tanto importante sia per Lotus che per Sir Stirling. Quello stesso Stirling Moss, mancato lo scorso 12 aprile 2020 che è considerato oggi il più grande tra i piloti di Formula 1.

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