Alla fine del 1938, l’autotelaio della Lancia “Astura” IV serie cabriolet fu portato alla Pinin Farina perché fosse elegantemente carrozzato per un gerarca fascista, si dice il conte Ciano. La vettura – una sontuosa “scoperta” con motore V8, tre litri di cilindrata, 82 CV – fu “imboscata” e rivide la luce a guerra finita, nove anni dopo.
Portava in sé i fasti degli anni Trenta e azzardava stilemi che ritroveremo sulla “Aurelia”. L’esemplare che fa da regina al numero di luglio di Ruoteclassiche è stato proposto e venduto lo scorso anno per 173.000 euro, all’asta di Bonhams svoltasi a Montecarlo.