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Terre di Canossa, in gara sull’Appennino tosco-emiliano

Quella del 2020 arà un’edizione ricca di location storiche, un’occasione unica per percorrere le terre della grancontessa Matilde di Canossa. La manifestazione sarà limitata a un massimo di 100 vetture in mix unico di lifestyle, panorami, enogastronomia e sfide al centesimo.

È un grande evento italiano della regolarità, il Terre di Canossa. Una delle gare più prestigiose e di appeal internazionale che si tengono ogni anno lungo la Penisola. In scena per la decima volta, l’edizione 2020 (16-19 aprile) sarà tutta dedicata al Medioevo, un’epoca che ha profondamente plasmato i territori attraversati dal percorso (600 km complessivi).

Noblesse oblige. Sarà quindi un’edizione ricca di location storiche, un’occasione unica per percorrere le terre matildiche e rivivere l’affascinante atmosfera dell’area, attraversando territori dal passato celebre che hanno fatto parte del regno della grancontessa Matilde di Canossa. La manifestazione sarà come sempre limitata a un massimo di 100 vetture con il suo mix unico di lifestyle, panorami, enogastronomia e sfide al centesimo. Le prove di media saranno sei, 71 le prove a cronometro.

Si comincia giovedì. Dopo le verifiche sportive nel centro storico di Salsomaggiore Terme, la serata di gala si svolgerà per la prima volta nel fiabesco Castello di Tabiano, costruito dalla famiglia Pallavicino nel decimo secolo. Venerdì, dopo le prove in circuito a Varano, i partecipanti valicheranno gli Appennini attraverso il passo della Cisa, per poi attraversare il centro di Pontremoli e sostare per il pranzo nei fastosi saloni del Castello di Filattiera.

Tra Liguria e Toscana. La giornata proseguirà con la discesa verso il Tirreno e le Cinque Terre fino all’Arsenale Militare di La Spezia, dove le auto sfileranno accanto ai vascelli storici della Marina Militare Italiana. Il Golfo dei Poeti accoglierà poi i team al cospetto del Castello di Lerici nel cuore del borgo marinaro, fino a concludere la giornata a Bocca di Magra e a Forte dei Marmi.

Passaggi esclusivi. Lucca rappresenta il cuore della tappa del sabato, con l’imperdibile passaggio nel centro storico e la sfilata sulle antiche mura, patrimonio Unesco, aperte solo per il passaggio delle meravigliose auto storiche del Terre di Canossa e della Mille Miglia. Dopo aver affrontato le curve del Monte Serra, si sfilerà al cospetto della Certosa di Calci e poi via, sulle strade del Circuito del Montenero.

Le strade più divertenti. Il percorso passerà anche per uno dei tratti più spettacolari della Via Aurelia, quello reso famoso dal passaggio della favolosa Lancia Aurelia B24 di Vittorio Gassman ne Il Sorpasso di Dino Risi. Il tempo per rilassarsi a Forte dei Marmi e poi, domenica, la chiusura in bellezza: un tuffo nei verdi territori della Garfagnana e le curve impegnative del Passo delle Radici anticiperanno la bandiera a scacchi di fronte alla Rocca del Boiardo nel cuore di Scandiano.

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