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Torna in produzione la DeLorean DMC-12?

La DeLorean Motor Company, azienda con lo stesso nome (ma nessun legame) della factory fondata da John DeLorean nel 1975 e produttrice delle DMC-12, annuncia (ancora) il ritorno con una replica (con parti originali) dell’auto del film “Ritorno al futuro”. Già attiva nel restauro e vendita di ricambi ed esemplari usati della mitica coupé disegnata da Giugiaro, starebbe finalizzando l’organizzazione dei fornitori (in particolare del motore). Lo scorso ottobre la vedova DeLorean le ha fatto causa per uso non autorizzato del nome del defunto marito.

La DeLorean Motor Company di Humble (Texas) sta progettando (nuovamente; il primo tentativo è datato 2008) il ritorno sul mercato della DeLorean DMC-12, la mitica auto con porte ad ali di gabbiano resa famosa dal film “Ritorno al Futuro” del 1985 interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Il vice-Presidente James Espey ha dichiarato che a partire da marzo 2017 comincerà la produzione di 300 esemplari di una versione replica, identica in tutto e per tutto all’originale, della coupé creata da John DeLorean. Sarà equipaggiata con parti originali e dovrebbe avere un prezzo compreso tra 80 e 100.000 dollari.

Il soggetto imprenditoriale che sta mettendo in cantiere l’iniziativa, denominazione a parte, non ha alcun legame con l'”originale” DeLorean Motor Company fondata da John DeLorean nel 1973. Dopo il fallimento della DMC acquistò uno stock di ricambi della DMC-12 oltreché i diritti di utilizzo delle denominazione e dei marchi. Ha così creato, attorno alla mitica auto del film diretto da Robert Zemeckis, un business organizzato nella vendita di ricambi ed esemplari usati, restauri e merchandising (la DeLorean Motor Company possiede cinque sedi sparse nella Confederazione). Ha, inoltre, coltivato energicamente il desiderio di produrre la DMC-12 ma la severità delle legislazioni americane e le pretese della vedova DeLorean (che l’ha trascinata in tribunale per utilizzo abusivo dei marchi riferiti all’attività del defunto marito) non hanno ancora permesso d’intraprendere il progetto.

Lo scenario, tuttavia, sarebbe cambiato: una nuova legge, più permissiva (il Low Volume Motor Vehicle Manufacturers Act), e il raggiungimento di un accordo con Sally DeLorean sembrano aver sbloccato la situazione. La “nuova” DeLorean Motor Company sta attualmente finalizzando gli accordi con i fornitori ed è alla ricerca di un partner per il motore, più potente del propulsore della vettura originale.

DMC-12, ascesa e crollo di John DeLorean
Nativo  di Detroit, dopo la laurea in Ingegneria, John DeLorean fece una breve esperienza alla Chrysler, quindi alla Packard e, infine, entrò alla General Motors. Qui si rese artefice del risollevamento della Pontiac (lanciò il progetto della GTO) e della Chevrolet, arrivando alla vicepresidenza nel 1972 (il più giovane nella storia dell’azienda). L’anno successivo lasciò il Gruppo, fondò la Delorean Motor Company e iniziò il progetto di un’auto tutta sua.

Nell’ottobre 1976 nacque il prototipo della DeLorean Safety Vehicle (DSV), caratterizzata dal design di Giugiaro. Ma divenne realtà produttiva – la DMC-12, altrimenti conosciuta semplicemente come la “DeLorean” – ed entrò in produzione (in un nuovo stabilimento costruito a Dunmurry, Irlanda del Nord) nel dicembre 1980.

Era una coupé con carrozzeria in acciaio, porte ad ala di gabbiano e motore 6 cilindri a V da 130 CV montato anche su vetture Volvo, Peugeot e Renault. La scarsa potenza, il prezzo elevato (al debutto costava 25.000 dollari, contro i 16.000 richiesti per una Corvette) e la crisi economica che affliggeva l’America in quel periodo la posero sempre in secondo piano rispetto alla concorrenza e alla fine del 1982 la produzione fu interrotta dopo circa 9200 esemplari e debiti per 175 milioni di dollari.

Nel 1985, con l’inizio della saga di “Ritorno al futuro”, la Delorean divenne immediatamente un’auto leggendaria nonostante l’azienda non esistesse già più. Dopo il fallimento della DMC, DeLorean fu accusato di traffico di cocaina ma ne uscì prosciolto. Nel ’99 dichiarò bancarotta. La sua tenuta nel New Jersey fu acquistata dal noto imprenditore Donald Trump, che ne fece un campo da golf. Negli anni successivi mise in cantiere numerosi progetti tra cui la rinascita stessa dell’azienda e la produzione di una nuova automobile, la DMC2. Morì per un attacco di cuore nel 2005. Oggi si stima siano in circolazione circa 6500 DeLorean.

Alvise-Marco Seno

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