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Toyota RAV4: il suv a quota 10 milioni

Quando la prima RAV4 fu presentata al Salone dell’Auto di Ginevra nel marzo 1994, pochi avrebbero potuto prevedere come questo nuovo concetto di vettura avrebbe rivoluzionato il mercato automobilistico. Se ne dovevano vendere 4500 esemplari al mese, ma in 5 generazioni ha già superato i 10 milioni.

La Toyota RAV4 è stata una pioniera che annunciava una nuova era per i 4×4 e la risposta del mercato è stata straordinaria. Le vendite sono iniziate in Giappone nel maggio del 1994, ma le stime iniziali di 4500 esemplari al mese si sono subito rivelate errate: gli ordini sono stati il doppio. Da allora è iniziata un’irresistibile ascesa, con la diffusione commerciale progressivamente estesa in Europa, Africa, Australia e America Latina, mentre nel Nord America il debutto è avvenuto nel gennaio 1996.

La prima è ormai storica. La RAV4 è giunta ormai alla quinta generazione: la prima serie (1994-2000) è già considerata storica dagli appassionati e anche in Italia gli esemplari sopravvissuti sono oggetto di scambio amatoriale, con quotazioni in forte rialzo. Le idee alla base del RAV4 (acronimo che significa Recreational Active Vehicle with 4 wheel drive) sono state anticipate per la prima volta con il concept RAV-FOUR al Tokyo Motor Show del 1989, a dimostrazione dell’interesse di Toyota per la creazione di un modello compatto a trazione integrale. Si trattava solo di uno studio di progettazione, senza i dettagli necessari per un vero e proprio sviluppo del modello, ma ha ottenuto un’accoglienza entusiastica da parte del pubblico. Nel 1991, quindi, il progetto ha ricevuto il via libera e sono iniziati i lavori di sviluppo.

Una sfida tutta interna. L’ingegnere capo del progetto RAV4, Masakatsu Nonaka, scoprì che non era facile convincere gli altri reparti Toyota che doveva essere creata una nuova auto di serie per essere venduta in un segmento di mercato ancora inesistente. Il termine “Sports Utility Vehicle” era ancora sconosciuto e c’erano molti all’interno di Toyota che semplicemente non riuscivano a comprendere l’idea di una 4×4 così compatta. In effetti, a un certo punto la resistenza interna ha addirittura bloccato il progetto. Però le divisioni commerciali di Toyota in Giappone e in Europa, essendo a stretto contatto con il mercato, credevano invece che fosse il momento giusto per questo tipo di auto. Insieme hanno rimesso il progetto in carreggiata, e hanno avuto ragione: subito dopo il lancio, RAV4 è stato ampiamente acclamato come un nuovo trend setter.

L’origine del mito. La RAV4 ha fatto il suo debutto nel 1994 come primo SUV urbano al mondo, pioniere di un nuovo segmento di mercato destinato a diventare centrale nel mondo automobilistico. Nella sua forma originale era un modello a tre porte con proporzioni compatte, lungo appena 3,69 metri. Il motore era un benzina da 2 litri e 129 CV, montato trasversalmente, mentre la trasmissione forniva una trazione integrale permanente, ma senza le marce ridotte, caratteristica che invece accomunava  i fuoristrada duri e puri dell’epoca. Tra le altre innovazioni destinate a diffondersi c’erano anche il leggero telaio monoscocca e le sospensioni posteriori indipendenti. Le dimensioni compatte e la posizione di guida rialzata della RAV4 la rendevano facile da controllare, mentre la sua grande maneggevolezza e il comfort dei passeggeri erano più simili a una berlina che a un veicolo a trazione integrale. Nel 1996 la gamma venne ampliata per includere una versione a cinque porte (lunga 4,1 metri) e l’opzione della trazione anteriore a due ruote motrici. Seguì una versione soft-top a tre porte e, spingendo ancora una volta l’innovazione, tra il 1997 e il 2000 fu prodotto un modello EV a batteria in numero limitato.

Dopo 6 anni, la seconda serie. Entrata nella sua seconda generazione a inizio millennio, la RAV4 è stata sviluppata su una nuova piattaforma, utilizzata sia dalla versione a 3 sia da quella a 5 porte, entrambe leggermente più lunghe (rispettivamente +5,5 e +4 cm). Erano disponibili due motori a benzina: un 1.8 da 123 CV e un 2.0 da 150 CV. La trazione integrale permanente adottava un differenziale centrale a slittamento limitato, mentre i clienti potevano scegliere un differenziale posteriore Torsen come optional. Nel 2001, una variante diesel venne offerta per la prima volta su RAV4, con un’unità ad iniezione diretta D-4D da 2 litri con 116 CV.

Dal 2006 a oggi. Altre 3 generazioni hanno consolidato il successo della RAV4: la terza generazione (2006-2012) che ha abbandonato la formula delle 3 porte ed è cresciuta di dimensioni in maniera evidente, la quarta serie (2012-2018) che ha visto il debutto della prima versione full-hybrid e un incremento dimensionale ancora maggiore (+23,5 cm di lunghezza). L’attuale serie è stata rivelata nel 2018 e lanciata in Europa all’inizio del 2019. È stato il primo suv a essere costruito sulla piattaforma Toyota New Global Architecture. Dato che la gamma era già interamente ibrida in Europa occidentale, Toyota ha adottato la tecnologia ibrida di quarta generazione. Nel 2020, la quinta generazione abbraccerà un’ulteriore innovazione tecnica con l’introduzione della prima RAV4 Plug-in Hybrid.

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