Oltre 120 auto e quasi un secolo di storia raccontato dai partecipanti alla gara milanese. Partenza dalla redazione di Ruoteclassiche, arrivo in una delle ville più belle della provincia e ritorno in centro con traguardo al Castello Sforzesco. Vittoria alle quote rosa: a loro l’ambita guglia di Milano, che si potranno coccolare per un anno intero.
L’edizione numero 9 dell’evento più importante del calendario annuale del C.M.A.E., Club Milanese Automoto d’Epoca, ha incoronato vincitore un equipaggio tutto femminile: Alexia Giugni e Caterina Leva, con una Lancia Appia Sport GTE Zagato hanno battuto, all’arrivo nel grande chiostro del Castello Sforzesco del capoluogo Lombardo, un parterre di 126 equipaggi.
La tradizione della manifestazione (quest’anno ha chiuso il calendario di eventi dell’Expo 2015) prevede, innanzitutto, un percorso interamente “lombardo”. Partiti dalla redazione di Ruoteclassiche, quest’anno le vetture hanno raggiunto Villa Annoni a Cuggiono, verso Novara, per la pausa di metà percorso. Lungo il tracciato le storiche hanno percorso quindici chilometri lungo l’argine del Naviglio Grande, una strada normalmente chiusa al traffico.
Nel pomeriggio, di ritorno verso la Madonnina, la prima vettura è transitata sotto la Torre del Filarete del Castello Sforzesco e fatto il suo ingresso nel grande chiostro, un privilegio concesso ogni anno dalla municipalità al C.M.A.E. per “premiare” la passione e lo sforzo nella promozione della cultura dell’auto d’epoca nel contesto “milanese”.
Tra le 126 vetture presenti, dall’inizio del ‘900 agli anni ’70, anche all’edizione 2015 sono intervenuti alcuni esemplari di altissimo valore collezionistico: una Ohio Model M “Electric” del 1912, una Renault Voiturette Type C del 1900, una Ferrari 212 Berlinetta Le Mans del 1951 e un’Alfa Romeo 6 C 2500 Sport Cabriolet del 1942.
Nel grande spazio alla corte degli Sforza il C.M.A.E. ha radunato anche una straordinaria rappresentanza del sua sezione dedicata alle moto: oltre 40 esemplari che spaziavano dalla BMW R 52 del 1928 per arrivare alla Mazzilli 125 RCS del 1976.
Grazie allo sforzo e all’appoggio organizzativo offerto dalle istituzioni (il Trofeo Milano è organizzato dal Comune di Milano – Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Storici, patrocinio o della Regione Lombardia – Assessorato alla Cultura, oltre che dell’A.C.I. Milano) le vincitrici della manifestazione si godranno, per un anno intero, il più alto ed eccezionale trofeo che potessero sperare di aggiudicarsi, simbolo supremo della milanesità del CMAE e del Trofeo Milano: il fiocco terminale di una guglia del Duomo, concessa in comodato da parte della Veneranda Fabbrica del Duomo.
Alvise-Marco Seno