Lo scultore Umberto Mastroianni pretese che Pinin Farina ritoccasse la sua vettura-capolavoro. Come se volesse correggere il David di Donatello… Ne uscì una coupé con elementi di tutte le sei serie prodotte.
Quando l’auto era un abito che si voleva unico ed esclusivo, Pinin Farina era come oggi sono Valentino, Versace o Armani. Industriali, principi, attori erano tra i suoi più assidui clienti. C’è una macchina per certi versi unica nel suo genere: una Lancia “Aurelia B24 S” immatricolata nel 1959 che sembra uguale a tutte le altre, ma che invece non lo è.
E’ l'”Aurelia” di Mastroianni, ma non Marcello, l’attore, bensì suo zio Umberto, lo scultore, famoso per avere eretto suoi monumenti nelle piazze di mezza Italia. L’auto fu realizzata seguendo le direttive dello stesso Mastroianni, che allegò al contratto d’acquisto schizzi, disegni e annotazioni. Nonostante questa invasione di campo Pinin Farina applicò i suggerimenti proposti: in fondo venivano da un artista.
L’auto che ne uscì fu tanto famosa che le sue diversità sono ben note: l’hardtop della “Convertibile” saldato alla carrozzeria, la plancia rivisitata e rivestita con legni dal particolare disegno, i parafanghi più prominenti con i fanali conseguentemente avanzati, la mascherina anteriore e i paraurti in acciaio cromato modificati, due prese d’aria aggiuntive e faretti di profondità come la “B20″, mischiando quello che più gli piaceva delle sei serie dell'”Aurelia”.
L’auto è giunta fino a noi praticamente integra e il restauro al quale fu sottoposta nel 1986 (una corretta riverniciatura e un’accurata revisione della meccanica) servì a ridarle lo splendore nel frattempo perso. Eraldo Acquadro, appassionato di Biella che acquistò questa “Aurelia” da un commerciante, la considera il suo fiore all’occhiello.
Dell’auto si è già scritto tutto; di chi si è parlato poco è invece proprio Umberto Mastrioanni, nato a Fontana Liri (Frosinone) nel 1910 e scomparso nel 1998. Tra le sue opere degli anni 90 ricordiamo la “Deposizione” per la Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma, il grande cancello del Teatro Regio a Torino e la scultura “Evoluzione” in piazza Roma ad Aprilia.