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UN WEEKEND DI REGOLARITÀ PER ESORCIZZARE IL TERREMOTO

Belle auto, una tradizione e un passato storico di primordine, grande attenzione sia per i concorrenti che privilegiano gli aspetti sportivi – con 44 prove in un giorno – sia per chi preferisce quelli turistici, con numerose soste gastronomiche nei 271 km di percorso nella Pianura Padana: la quarta Coppa Franco Mazzotti si è chiusa con la massima soddisfazione di organizzatori e partecipanti. Tuttavia, in questo periodo, chi indice e chi prende parte a manifestazioni sportive non può scordarsi di chi deve confrontarsi con il terremoto. Così, al Club Mille Miglia – che dal 2009 organizza la Coppa Franco Mazzotti – hanno deciso di fare qualcosa di concreto: su tutte le vetture è stato apposto un adesivo che invitava a partecipare a una sottoscrizione; in più, prima delle premiazioni, sono stati posti all’asta alcuni cimeli del G.P. Brescia, la Mille Miglia del 1940 sul triangolo Brescia-Cremona-Mantova, che la Coppa Franco Mazzotti rievoca ogni anno.

Alla fine, la cifra ricavata è stata di oltre 5000 euro. “In verità – spiega il vicepresidente del club Mario Omati – avevamo pure ipotizzato di sospendere o rinviare la corsa, ma i nostri amici delle provincie di Modena, Ferrara e Mantova ci hanno invitato a non desistere”. A chiarire lo spirito di alcuni partecipanti provenienti dalle zone colpite è giunta un’email di Cristian Stove, uno dei tanti costretti a sfollare da casa propria: “Nonostante i disagi del terremoto, domattina prenderò la mia auto e mi metterò in strada, con la mia navigatrice, destinazione Brescia. Sarà un’occasione per provare a toglierci di dosso quest’ansia da scosse che dal 20 maggio non vogliono cessare. Preparate un premio speciale per i concorrenti terremotati”.

Dopo le verifiche, venerdì 10 giugno, la gara è partita il sabato da piazza della Vittoria, per percorrere il classico tracciato Brescia-Cremona Mantova-Brescia. A metà strada i concorrenti hanno goduto di una sosta ristoratrice nella bella piazza Matteotti di Isola Dovarese, da dove hanno preso il via le prove cronometrate nelle stradine del Parco dell’Oglio, fino a Piadena. Le premiazioni hanno avuto come cornice Villa Mazzotti a Chiari, la residenza del fondatore della Mille Miglia, scomparso in un’operazione di guerra nel 1942. Aymo Maggi, Giovanni Canestrini e Renzo Castagneto – i tre fondatori superstiti – vollero intestare all’amico Franco Mazzotti sia la loro corsa, che dal 1947 divenne Mille Miglia – Coppa Franco Mazzotti, sia il Club Mille Miglia, fondato nel 1949.

Nel parco della magione dei Mazzotti (proprietari, negli anni 20, anche dell’Isotta Fraschini) si è svolto il Trofeo Raoul Patrizi, dedicato all’ideatore dell’odierna gara, scomparso la sera antecedente la prima edizione, nel 2009. Per la cronaca, a vincere sono stati Pier Luigi Fortin e Laura Pilè, su MG “TA” del 1936, seguiti da Bruno e Carlo Ferrari (Bugatti “Type 37” 1927) e Giuliano e Lucia Cané (Lancia “Aprilia”, 1938). Al volante di una Innocenti “Mini Cooper Export” del 1972, Luisa Pedretti e Carla Bonomelli hanno vinto la Coppa delle Dame, mentre il Trofeo Raoul Patrizi è andato a Ezio e Filippo Salviato, su Lancia “Aprilia” del 1939.

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