Record annunciato per una rara Ferrari 375 Plus ex-work del 1954 che Bonhams batterà all’asta in programma a fine giugno a Goodwood. Riuscirà a superare i 23 milioni di euro pagati per la Mercedes F1 di Tazio Nuvolari dello scorso anno?
Le vendite milionarie sono ormai all’ordine del giorno nelle aste riservate alle auto da collezione, segno che quattro ruote d’epoca sono molto ambite, soprattutto se in possesso di un pedigree sportivo di primordine. In un mercato in forte crescita però è difficile che chi possiede simili rarità se ne sbarazzi facilmente, sempre che non si trovi nella necessità di farlo. Succede così che quando un pezzo raro viene proposto sul mercato si scateni la gara a suon di milioni tra i numerosi collezionisti vecchi e nuovi di tutto il mondo.
Il risultato è da un paio di anni sotto gli occhi di tutti, con quotazioni in continua crescita e valutazioni record. Come la Mercedes di cui sopra, che proprio a Goodwood 2013 grazie a Bonhams ha stabilito il prezzo record al mondo per un’auto da collezione venduta in un’asta pubblica. Quest’anno Bonhams ci riprova con un altro pezzo da novanta, ed è probanbile che riesca a stabilire un altro primato. L’auto in questione è una delle cinque Ferrari costruite a Maranello per competere nelle gare di durata degli anni 50.
Dotata di un motore V12 da 4,9 litri da 347 CV e vestita in alluminio da Pinin Farina per un peso complessivo di 957 kg, questa Ferrari 375-Plus del 1954 era in grado di raggiungere i 300 km/h con una accelerazione capace di raggiungere i 100 km/h in soli 4,0 secondi. Il modello in vendita è stata utilizzata dalla Scuderia Ferrari e affidata a piloti di fama come Jose Froilan Gonzalez, Umberto Maglioli e Paolo Marzotto. Ha vinto a Le Mans, a Silverstone e alla Carrera Panamericana, dove Umberto Maglioli ha percorso in cinque giorni il Messico alla velocità media incredibile di 173 km/h.
Negli anni, l’auto è poi passata in diverse mani, tutte residenti negli Usa. Quindi al pilota e amico di Enzo Ferrari, il belga Jacques Swaters, fondatore della scuderia Ecurie Francochamps, che l’ha fatta restaurare completamente a Modena. Sulla vettura ha regnato per un certo periodo una controversia tra Swaters e uno dei precedenti proprietari in possesso del motore originale e di una scocca della 375-Plus. Ma è tutto rientrato e la vettura ora può essere venduta insieme al motore originale e a parti della scocca del 1954.