Michelotti ebbe la mano felice nel disegnare questa granturismo sul pianale “B52”. Peccato che il motore – il primo V6 prodotto in serie al mondo – erogasse soltanto 70 cavalli, pochi per garantire le prestazioni suggerite dalla carrozzeria.
I pannelli della carrozzeria non erano sagomati, come di consueto, sul mascherone di legno bensì ricavati direttamente da fogli di alluminio sulla base dei disegni in scala 1:1.