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Winter Marathon, archiviata la 34^ edizione

Con la vittoria di Edoardo Bellini e Roberto Tiberti, a bordo di una Fiat 508 C del 1937, il giovane equipaggio bissa il successo del 2021 iscrivendo per la seconda volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. Ma com’è andata la gara? Eccola in dettaglio!

La Winter Marathon è una gara complessa, sempre unica e mai di facile interpretazione. Se Bellini e Tiberti hanno svettato in classifica, sul podio di questa edizione troviamo altri due equipaggi già vincitori in passato: Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, secondi su Fiat 508 C del 1938 della Scuderia 3T seguiti da Alberto Aliverti e Stefano Valente, anch’essi a bordo di una Fiat 508 C del 1937 che chiudono in terza posizione.

Un inizio difficile. Dopo le verifiche del 20 gennaio in Piazzale Brenta, l’evento ha avuto inizio in serata con la Tappa 1, che ha impegnato i concorrenti in un percorso di 110 km attraverso la Val di Sole, con partenza e arrivo in Piazza Righi a Campiglio. A metà del percorso si è svolta la sosta per la cena presso il Ristorante La Baracca. La gara è proseguita con i passaggi a Ponte di Legno, dove gli abitanti e le autorità hanno salutato gli equipaggi in transito, e sulla Pista Ghiaccio Val di Sole: qui i conducenti e navigatori hanno saggiato le prime insidie. All’interno della struttura ricavata sull’aviosuperficie del Passo Tonale sono emersi i limiti di guida di alcuni piloti, che hanno accusato pesanti ritardi ostacolando le vetture retrostanti: la direzione di gara, pertanto, è stata così costretta all’annullamento di 3 prove (PC 9, 11 e 13) a cui è seguito  un comportamento poco sportivo di alcuni equipaggi che, non avendo ottenuto un buon risultato nei rispettivi passaggi, hanno tentato di appellarsi a un cavillo regolamentare (ininfluente ai fini del passaggio visto che erano comunque presenti e accese le luci rosse di segnalazione) che di fatto portava all’annullamento di altri 2 rilevamenti (PC 7 e 8), permettendo loro di annullare l’errore commesso.

Secondo atto. Venerdì 21 gennaio alle 11.00 la gara ripartiva dal centro di Campiglio per la Tappa 2 (400 km), con gli equipaggi presentati dall’inconfondibile voce di Guido Schittone. La prima parte del percorso ha visto gli equipaggi valicare il Passo Mendola fino al Safety Park di Vadena, dove era prevista la sosta pranzo. Svolte le prove all’interno del centro di guida sicura, a sud di Bolzano, la carovana si è diretta verso i passi Nigra e Lavazè proseguendo in Val di Fassa. Giunti al Controllo Orario di Predazzo gli equipaggi affrontavano la porzione più impegnativa del percorso, caratterizzata dal freddo estremo che ha toccato anche i -15°C. Qui le vetture hanno affrontato i passi Pordoi (m. 2239), Campolongo (m. 1875) e Gardena (m. 2121) prima della sosta per la cena nel caratteristico Chalet Gerard, ai piedi del Passo Gardena, dove gli equipaggi hanno gustato alcuni piatti tipici locali. L’ultima parte di gara riportava le vetture a Bolzano attraverso il passo Pinei (m. 1437), Castelrotto e Fiè allo Sciliar e, in seguito, al valico del passo Mendola con le ultime prove cronometrate, prima del rientro a Campiglio attraverso la Val di Non e la salita da Folgarida verso passo Campo Carlo Magno.

Il podio. Bellini e Tiberti, aiutati anche dalla buona sorte, hanno preceduto Barcella-Ghidotti e Aliverti-Valente, con il podio interamente composto da Fiat 508 C. A seguire altre tre vetture anteguerra: la Fiat 508 C del 1937 di Crugnola-Crugnola e le due Lancia Aprilia del 1937 di Turelli-Turelli e Sala-Cioffi. Ottima la settima posizione per i giovanissimi Barcella-Vecchi che, alla loro prima partecipazione su Porsche 356 C Coupé del 1963, hanno condotto una gara regolare nonostante il coefficiente sfavorevole. A chiudere la top ten Salvinelli-De Marco su Fiat 1100/103 del 1954, Belometti-Vavassori (Fiat 508 C, 1937) e un altro giovane equipaggio emergente composto dai fratelli Roberto e Andrea Paradisi su Fiat 850 Sport Coupé del 1969.

Gli altri risultati. Al primo posto fra gli equipaggi interamente stranieri gli italoinglesi Massimiliano e Edoardo Ottochian su Austin Mini Cooper S Mk I del 1964, alla loro prima esperienza in questa competizione, seguiti dai belgi Ger e Janet Bas con la Lancia Fulvia Coupé 1600 HF del 1970 e dagli svizzeri Roberto Felici ed Edoardo Tasciotti su Porsche 911 2.2 T del 1969.
Ha concluso 92° al traguardo l’ex Campione del Mondo rally Miki Biasion (Brand Ambassador Eberhard) in gara su Lancia Stratos del 1974; il volto SKY Sport F1 Davide Valsecchi, a bordo di una Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 S del 1968 ha concluso 69° assoluto.

I team più quotati. Fra le Scuderie il successo è andato alla Franciacorta Motori che ha preceduto Brescia Corse e 3T Auto e Moto d’Epoca. Il primato nella classifica riservata agli equipaggi under 30 (ma soprattutto settimi assoluti) è dell’equipaggio composto da Nicola Barcella e Michele Vecchi su una 356 C Coupé del 1963 mentre il primo equipaggio femminile è quello formato dalle sorelle Benedetta e Stefania Gnutti su Fiat 1100/103 del 1955.

Sfida sul ghiaccio. Sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio la manifestazione è ripresa nel pomeriggio di sabato 22 gennaio con lo svolgimento i trofei spettacolo, riservati rispettivamente alle prime 8 vetture Porsche e ai primi 32 classificati della Winter Marathon.
Il Trofeo Centro Porsche Brescia ha visto il trionfo dei giovani Barcella-Vecchi che in finale hanno prevalso sulla 356 C Coupé del 1964 di Domenico Battagliola e Paolo Fredi; terzo gradino del podio per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su 911 T 2.2 del 1969.
La 6ª edizione del Trofeo Eberhard si è conclusa con la vittoria di Vincenzo Bertoli e Alberto Gamba su Fiat 508 C del 1938 che in finale hanno avuto la meglio, con un tempo netto di 43″.00, sulla Fiat 508 C di Bellini-Tiberti che hanno concluso con un tempo di 42″.93. A completare il podio, la Porsche 356 C Coupé del 1964 di Domenico Battagliola e Paolo Fredi, protagonisti della giornata con due podi, battendo Roberto e Mcario Crugnola su Fiat 508 C del 1937 nella finale per il 3°-4° posto.

La premiazione. Al termine dei due trofei si è svolta la cerimonia di premiazione con la consegna dei premi speciali riservati ai migliori equipaggi. A consegnarli, l’ex Campione del Mondo Rally Miki Biasion che ha omaggiato con un orologio Eberhard il primo classificato dell’omonimo trofeo e altri due ai vincitori della Winter Marathon Bellini-Tiberti, insigniti anche del trofeo BPER Banca.
Al primo equipaggio straniero, Massimiliano ed Edoardo Ottochian, su Austin Mini Cooper S Mk I sono andati due trofei e un monopattino elettrico Sparco; al primo equipaggio under-30 (Barcella-Vecchi) due trofei e un voucher per ricevere gratuitamente il nuovo strumento “BiCrono” della Digitech Timing mentre al primo equipaggio femminile, Gnutti-Gnutti su Fiat 1100/103 del 1955, oltre ai due trofei sono stati consegnati die cofanetti validi per un soggiorno gratuito al Lefay Resort Dolomiti.
Le migliori scuderie hanno ricevuto come premio delle confezioni di formaggi Auricchio mentre il primo equipaggio classificato nelle Prove di Media (Argenti-Amorosa) altri due trofei e un bollitore di Bugatti Italy. I primi 20 equipaggi classificati si sono aggiudicati due coppe e altrettante confezioni di formaggi Ambrosi e, per concludere, gli equipaggi a podio sono stati premiati con tre grandi formati di vino Villa Trasqua e tre voucher Santoni Shoes.

Ci vediamo al Franciacorta Historic. Si dicono soddisfatti gli organizzatori che, insieme al personale di servizio lungo tutto il percorso di gara, hanno garantito il pieno rispetto delle disposizioni previste dal nuovo Protocollo ACI Sport per il contenimento della diffusione Covid-19. A tutti i partecipanti è stato richiesto il Green Pass Rafforzato. L’evento ha goduto del generale apprezzamento da parte dei partecipanti, costantemente monitorati in gara tramite il sistema di tracking GPS installato da BE Traced su ciascuna vettura, consentendo alla Direzione di Gara di conoscerne il posizionamento in tempo reale.
Termina così la 34^ edizione della Winter Marathon. Il prossimo appuntamento? Venerdì 8 e sabato 9 aprile per la 15^ edizione del Franciacorta Historic.

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