Sono addirittura tre gli emendamenti che propongono l’abolizione dei benefici fiscali per gli “autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i venti e i ventinove anni.
Sì, avete letto bene: potrebbero sparire le agevolazione sulle youngtimer. Le file della maggioranza – Pd, M5S e Italia Viva – hanno presentato ben tre emendamenti allo scopo di eliminare lo “sconto” sulla tassa di possesso sugli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità compresa tra i venti e i ventinove anni, anche se in possesso del certificato di rilevanza storica. L’agevolazione, nella sua forma attuale, ricordiamo, era stata reintrodotta con la legge di bilancio del 2019 dall’allora governo Conte.
Per il momento si tratta solo di una proposta, attualmente al vaglio della commissione finanze del Senato. Tuttavia il fatto che provenga dalla maggioranza, che vada a colpire una fascia di automobili ritenute inquinanti e che abbia il risultato di aumentare il gettito per le Regioni fa salire la probabilità che venga accolta. Per le auto ultra trentennali, invece, resta tutto com’è: esenzione totale e pagamento di una ridotta tassa di circolazione.