Dopo 47 anni, l’azienda creata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani, non è più del suo fondatore. Giugiaro ha infatti ceduto oggi al Gruppo Volkswagen il 9,9% delle azioni che ancora deteneva, dopo la vendita della maggioranza al colosso tedesco nel 2010, e lascia l'azienda. Nella sostanza, la Italdesign non era più sua, ma con l’operazione odierna Giugiaro ufficializza la sua uscita definitiva dal polo stilistico che aveva creato e nel quale sono nati numerosi capolavori e oltre 200 modelli entrati in produzione (vedi inserto Ruoteclassiche n°72, Aprile 2015, dedicato all’opera di Giugiaro).
La decisione di lasciare l’incarico di presidente onorario e membro del consiglio di amministrazione, oltre che di azionista di minoranza, coinvolge anche la figura del figlio Fabrizio, anche lui seduto nel consiglio di amministrazione. Da oggi quindi la Italdesign è al 100% di proprietà del Gruppo Volkswagen/Audi. Segnali premonitori di una più decisa volontà tedesca di far entrare l’Italdesign nell’orbita Vw/Audi, considerandola alla stregua di una divisione e non più di un satellite, si erano già avuti lo scorso anno con la nomina a capo dello stile Italdesign Wolfgang Egger, designer tedesco di scuola italiana, entrato in Alfa Romeo nel 1986 poi a capo del Centro Stile Alfa Romeo (1993-1998) quindi in Seat, Audi e infine il ritorno in Italia a Moncalieri. Segnali che oggi si sono concretizzati.
Sembrava impossibile però che il fondatore di un marchio storico come l’Italdesign abbandonasse la propria impresa. Invece è successo. Certo, non è il primo imprenditore a cui capita un fatto simile: anche Steve Jobs lasciò la Apple per poi riconquistarla molti anni dopo. Ma per Giugiaro, che il sette agosto compirà 77 anni, è probabile che questo addio sia definitivo. Resta il mistero delle cause che hanno spinto il “Car designer del secolo” (lo ha stabilito una giuria di giornalisti nel 1999) a compiere questo clamoroso gesto.