Si è conclusa ieri la quarta edizione di Verona Legend Cars. I dati ufficiali sull’affluenza non sono ancora stati diffusi, ma la sensazione è che il trend di crescita della manifestazione riscontrato lo scorso anno si sia lievemente arrestato. Forse perché, tra nuvole minacciose e timide schiarite, c’è chi ha preferito lo stesso una gita fuori porta a una passeggiata tra le attrazioni di Verona Fiere.
Che comunque, a onor del vero, non erano affatto poche. Su tutte la presentazione della nuova rivista della nostra casa editrice, Youngtimer, periodico bimestrale nato da una costola di Ruoteclassiche e in edicola dal prossimo 15 maggio che, spiega il direttore David Giudici, “farà di tutto per intercettare con una veste fresca e dinamica il pubblico di appassionati delle auto costruite dagli anni 80 al 2000”. Sul palco dell’Aci storico, oltre alla conferenza di presentazione del nuovo giornale, si è poi tenuta la premiazione del primo “Raduno Youngtimer” organizzato da Ruoteclassiche. Un’iniziativa che ha fatto centro nel cuore degli appassionati, accorsi al volante della loro storica in gran numero e, cosa da sottolineare, praticamente da ogni angolo della penisola.
Un’ottantina di pezzi complessivamente di buonissimo livello immatricolati a partire dal gennaio 1980 hanno quindi concorso in diverse categorie, dalla familiare più bella alla miglior sportiva, passando per la vettura meglio conservata e la scoperta più in forma, fino ad arrivare a quella proveniente da più lontano e alla miglior “giovane”. Su Ruoteclassiche di giugno un articolo con a corredo una carrellata di istantanee presenterà ai lettori i vincitori e le loro vetture. Tra i modelli più rari, una Opel Vectra familiare V6, finemente accessoriata, e una fiammante Porsche 911 serie 993 Carrera RS; entrambe sono state premiate dalla giuria composta dalla redazione di Ruoteclassiche.
Pieno di Opel, poi, al cancello G, con una pacifica invasione di GT portate dal club Opel Fans Italy in occasione del 50° anniversario dell’iconico modello ideato da Erhard Schnell e ispirato alla Chevrolet Corvette. Tante anche le vetture della Casa del Fulmine impegnate nella Sfida dei Campioni andata in scena sul tortuoso circuito allestito nell’area esterna ai padiglioni, con protagonisti assoluti modelli iconici come Manta, Ascona e Kadett.
Presenti l’Asi, con una minirassegna Lamborghini (Miura P400 S, Countach 5000 quattrovalvole, Urraco P250), e il Museo Nicolis, da sempre custode di pezzi rarissimi. Allo stand del museo erano in bella mostra una Fiat 1100 Sport del 1948 carrozzata da Rocco Motto, una Zanussi 1100 Sport del 1949 e una Fiat 500 Sport realizzata da Colli, anch’essa del 1949.
Sugli scudi infine, per il quarto anno consecutivo, la Scuderia Jaguar Storiche della simpaticissima Colomba Annunziata, che con un’enfasi tutta napoletana ci ha presentato diversi gioielli appartenenti ai soci del Registro Storico Italiano Jaguar. Vetture di prestigio come la Jaguar E-Type e come la XJ e la XK 120, modelli che quest’anno tagliano rispettivamente il traguardo dei cinquanta e dei settant’anni.
Alberto Amedeo Isidoro