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18/04/2023 | di Redazione Ruoteclassiche
175 anni di Pastrengo, rievocazione coi mezzi storici dei carabinieri
Il 30 aprile 2023, a Pastrengo, si celebreranno i 175 anni dalla battaglia del 1848, nella fase iniziale della prima guerra d'Indipendenza, con la sfilata dei mezzi storici più rappresentativi dell'Arma dei carabinieri
18/04/2023 | di Redazione Ruoteclassiche

Il 30 aprile 2023 a Pastrengo, in provincia di Verona, verrà ricordato il 175° anniversario della Carica dei Carabinieri Reali a Cavallo. Saranno schierati 15 mezzi, tra autovetture e motociclette, che hanno fatto la storia della Nucleo Radiomobile (N.O.Rm) dei carabinieri. Presenti il 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo, la banda musicale dell’Arma, la Sezione di Pastrengo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e il Gruppo Automoto Storiche dell’Arma Pastrengo (Gasap).

Mezzi… valorosi. La cerimonia si tiene ogni cinque anni: in questa edizione, tra le protagoniste, la Giulia intitolata alla città di Pastrengo con il patrocinio dell'Arma dei carabinieri; la mitica Alfetta; l’evoluzione Alfa 90; tanto amata dagli equipaggi, l’Alfa 75 in livrea e civetta; la tecnologica Alfa 155 con sistema falco per controllo delle targhe dei veicoli; le instancabili Fiat Campagnole AR76 in livrea blu e da ricognizione, nonché il Defender, le storiche Guzzi V50, T5 e l’elegantissima California II Convert Corazzieri della scorta d’onore al Presidente della Repubblica.

Il programma. Dalle 7, raggruppamento e disposizione mezzi storici del Gasap, dalle 9 alle 13, picchetto d’onore in piazza al Monumento dei Caduti. Seguirà lo schieramento Squadrone Carabinieri a cavallo, la rievocazione della carica dei carabinieri a cura dello squadrone a cavallo del IV reggimento e concerto della banda dell’Arma.

La storia. 30 aprile 1848, prima guerra d’Indipendenza. Pastrengo è ancora sotto il comando degli austriaci. Le truppe piemontesi si preparano per sferrare l’attacco. Carlo Alberto, re di Sardegna, fa una ricognizione del campo di battaglia. I nemici, nascosti nei cespugli, improvvisamente sparano colpi di fucile in direzione del re. Ma i tre squadroni della scorta reale, al comando del maggiore Negri di Sanfront, intervengono immediatamente con una carica irresistibile, mettendo al sicuro il sovrano.

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