Non è stata sotto una campana di vetro: è stata semplicemente restaurata con procedure che hanno imitato al meglio quelle della fabbrica. Risultato: sembra di guidare una macchina nuova. I cerchi in lega dell'epoca allargano troppo le carreggiate. Ma nel garage ci sono quelli originali in lamiera.
Questa "A112 Abarth", pagata per nuova (7000 euro contro una quotazione base di 3800), è stata forse tenuta 33 anni sotto la campana di vetro? No, questa vettura ha vissuto, fino a raggiungere le condizioni dell'ultima permuta, quella che l'avrebbe destinata al demolitore. Ma l'hanno salvata il marchio Abarth e la rarità.
Un carrozziere di Pescara l'ha comprata per poche lire con l'intenzione di dedicarvisi nei momenti di poco lavoro. La carrozzeria è stata trattata come in fabbrica: la lamiera è stata preparata con uno strato di fondo sottile e uniforme; il vano motore è immacolato e ci sono perfino le etichette adesive d'epoca. Vaschette, manicotti, fascette, guarnizioni: ogni particolare appare nuovo e applicato in modo corretto (unica "scorrettezza" la batteria, che è del tipo sigillato, come certo non si usava nel 1972, anno di fabbricazione della vettura).
È stata l'estrema accuratezza del restauro a convincere un collezionista di Milano che quel prezzo era pienamente giustificato. Il contachilometri era stato azzerato: al momento dell'acquisto segnava 150, oggi ne indica 726. Il motore, revisionato, è quindi in rodaggio e il suo è un rumore "sportivo", tutto aspirazione e scarico. Senza dubbio il motore è il pezzo forte della vettura.
I tecnici operarono sostanziali modifiche sul quattro cilindri di 903 cm³ della "A112": aumentarono la cilindrata a 982 cm³ (allungando la corsa da 68 a 74 mm) e il rapporto di compressione (da 9 a 10:1), ridisegnarono albero a gomiti, pistoni e bielle e variarono la fasatura delle camme. La vettura si fa notare per l'aggressiva livrea bicolore, rosso corsa e nero opaco, e per il vistoso fregio sulla mascherina. Specifici di questa versione sono anche gli stemmi laterali, la strumentazione sportiva, i sedili anteriori con poggiatesta incorporati e lo stemma sul cruscotto.
La prova di questa macchina fa emergere la maneggevolezza e la tenuta di strada, per cui tutte le "A112" erano apprezzate. Senza ovviamente dimenticare le prestazioni entusiasmanti offerte dal motore Abarth.
| Motore | Anteriore, 4 cilindri in linea, trasversale - Cilindrata 982 cm³ - Alesaggio 65 mm - Corsa 74 mm - Rapporto di compressione 10:1 - Valvole in testa, aste e bilancieri, albero a camme laterale - Potenza 58 CV DIN a 6600 giri/min - Coppia 7,5 kgm DIN a 3800 giri/min - Un carburatore doppio corpo invertito Weber 32 DMTR. |
| Trasmissione | Trazione anteriore - Frizione monodisco a secco - Cambio a 4 marce sincronizzate, leva centrale - Pneumatici 135 SR-13. |
| Corpo vettura | Berlina 2 porte, 4 posti - Carrozzeria portante in acciaio - Sospensioni anteriori a bracci trasversali oscillanti, ammortizzatori telescopici, molle elicoidali, barra stabilizzatrice - Sospensioni posteriori a bracci trasversali oscillanti, balestra trasversale - Freni idraulici, anteriori a disco, posteriori a tamburo, servocomando a depressione sul circuito anteriore - Sterzo a cremagliera. |
| Dimensioni e peso | Passo 2038 mm - Carreggiata anteriore 1250 mm - Carreggiata posteriore 1220 mm - Lunghezza 3230 mm - Larghezza 1480 mm - Altezza 1340 mm - Peso 660 kg. |
| Prestazioni | Velocità oltre 150 km/h - Consumo a 120 km/h 7,90 litri/100 km. |
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