Nairobi, 4 aprile 1988: Miki Biasion è il primo e unico pilota italiano a vincere il Safari Rally, impresa che bisserà l’anno successivo. Con lui, a bordo della Lancia Delta HF Integrale “Safari”, c’è il navigatore Tiziano Siviero, reduce da uno schiacciamento vertebrale occorsogli proprio durante le prove libere a fine 1987 che lo costringe a saltare il Rally del Portogallo (1-5 marzo 1988) e lo obbliga a correre sorretto da un busto.
La Lancia è scesa in Africa con un’organizzazione faraonica e due vetture ufficiali, decise a dare del filo da torcere a una concorrenza agguerritissima rappresentata dalle Case giapponesi (12 vittorie su 18 “Safari” disputatisi fino a quel momento) e piloti del calibro di Mike Kirkland e Per Eklund (Nissan 200 SX); Kenneth Eriksson, Juha Kankkunen e Björn Waldegärd (Toyota Supra Turbo) e anche Hannu Mikkola con l’Opel Kadett GSI.
Al via si presentano in 54, ma dopo cinque giorni (dal 31 marzo al 4 aprile) e 4200 km di percorso solo in 14 arrivano al traguardo; tra i ritirati anche la Delta di Preston-Lyall, che hanno distrutto un differenziale su una pietra messa sulla strada, a quanto pare, dagli abitanti ubriachi di un villaggio.
Sul numero di Ruoteclassiche in edicola questo mese, lo stesso Miki Biasion (campione iridato nel 1988 e 1989) ci presenta la vettura con la quale vinse appunto la trentaseisima edizione del “Safari”. Con una cronaca puntuale della gara, dalla lunga marcia di avvicinamento al via agli ultimi tormentati 7-8 chilometri in coda a un camion che rischiò di attardare la Lancia Martini n. 6 fino a strapparle un trionfo ormai dato per certo…
Video: Michelin.com