Il destino del museo di Arese è un tema che infiamma gli alfisti e li divide. Ne abbiamo avuto la misura dalle reazioni al nostro editoriale di marzo. In molti ci hanno scritto e li ringraziamo tutti. Alcuni però hanno manifestato il loro dissenso sull'ipotesi che la sede del museo possa essere spostata.
A costoro confermo la posizione mia e della rivista: mettere al sicuro la collezione Alfa Romeo è più importante che salvare la sede, che, piaccia o no, di storico ha poco o niente. Ero un giovane redattore quando ebbi la fortuna di visitare quella struttura, appena completata, per un servizio che sarebbe uscito su Quattroruote.
Mi apparve allora un'opera d'avanguardia, perfettamente inserita nel cuore del Centro Direzionale Alfa Romeo. Ma oggi è uno scrigno in mezzo a un'area industriale abbandonata e non soddisfa i criteri di ospitalità e sicurezza richiesti da un museo moderno.
Concentrare l'attenzione sull'edificio, e sulla sua sede attuale, significa perdere di vista l'obiettivo che più dovrebbe stare a cuore all'appassionato: dare alla collezione Alfa Romeo una sistemazione degna della sua storia e capace di attirare visitatori e ammiratori da tutto il mondo.
A NOI È LA COLLEZIONE CHE INTERESSA
Il destino del museo di Arese è un tema che infiamma gli alfisti e li divide. Ne abbiamo avuto la misura dalle reazioni al nostro editoriale di marzo. In molti ci hanno scritto e li ringraziamo tutti. Alcuni però hanno manifestato il loro dissenso sull’ipotesi che la sede del museo possa essere spostata. A costoro […]
05/04/2012
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