Aston Martin DB5 Goldfinger Continuation: rinasce la vettura di James Bond - Ruoteclassiche
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06/07/2020 | di Andrea Zaliani
Aston Martin DB5 Goldfinger Continuation: rinasce la vettura di James Bond
In collaborazione con la EON Productions, la casa di produzione cinematografica che ha firmato tutti i film di James Bond, il marchio britannico ha riprodotto (in 25 esemplari) la speciale fuoriserie
06/07/2020 | di Andrea Zaliani

In collaborazione con la EON Productions, la casa di produzione cinematografica che ha firmato tutti i film di James Bond, il marchio britannico ha riprodotto (in 25 esemplari) la speciale fuoriserie

L’Aston Martin DB5 di 007 torna in vita. A distanza di 56 anni dal debutto in società, avvenuto sul grande schermo con la pellicola “Goldfinger” nel 1964, l’iconica vettura britannica ritorna in auge grazie a un progetto davvero originale. Quello delle “Continuation Car”: riproduzioni di modelli storici, realizzati e certificati dalle Case stesse. Il completamento del primo dei 25 nuovi esemplari della particolare DB5 ha richiesto un meticoloso lavoro artigianale da parte dei tecnici inglesi, portato a termine dopo ben 4.500 ore d’impegno.

Gadget da agente segreto. Oltre al grande valore emotivo e simbolico ricoperto dalle nuove DB5, tali vetture si contraddistinguono per l’adozione di una serie di gadget funzionanti simili a quelli precedentemente visti solo su auto usate per le riprese o la promozione dei film di James Bond. Le DB5 Goldfinger Continuation montano infatti targhe rotanti, tettuccio aprile con sedile eiettabile, mitragliatrici (finte) nascoste dietro ai fanali anteriori, sistema di speronaggio e protezione anti-proiettili al posteriore. Nell’abitacolo non mancano poi il telefono integrato nella portiera del conducente, un vano nascosto sotto i sedili e pulsati specifici per attivare i vari gadget.

Livrea elegante, motore vigoroso. Le vetture dell'edizione Goldfinger sfoggiano una livrea Silver Birch, esattamente come la progenitrice. Tutte le auto sono dotate di pannelli esterni in alluminio, in pieno stile DB5 originale, che mascherano una struttura del telaio in acciaio. Dentro al cofano, il motore 6 cilindri in linea aspirato da 4,0 da 290 cv, abbinato al cambio manuale a cinque rapporti e alla trazione posteriore, dotata purre di un differenziale a slittamento meccanico limitato. A completare l’impostazione tecnica: freni a disco idraulici servoassistiti Girling in acciaio, sterzo a pignone-cremagliera, un assetto con componentistica e tarature dedicate.

La soddisfazione del marchio. “La DB5 è senza dubbio l'auto più famosa al mondo in virtù della sua associazione da oltre 50 anni con James Bond” ha affermato Marek Reichman, Chief Creative Officer di Aston Martin Lagonda. “Vedere la prima customer car finita e realizzare che questo è la prima nuova DB5 che abbiamo costruito in più di mezzo secolo, è davvero un momento eccezionale”.

Una vera Star. Dopo il debutto in “Goldfinger”, la DB5 è apparsa in altre sei pellicole della saga: “Thunderball” (1965), di nuovo con Sean Connery; “GoldenEye” (1995) e “Tomorrow Never Dies” (1997), con Pierce Brosnan e, per tre volte, con Daniel Craig, in "Casino Royale" (2006), “Skyfall” (2012) e “Spectre” (2015).

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