Dei quattro giorni del Concorso di Eleganza di Villa d’Este, il sabato è quello che più rappresenta l’essenza della kermesse di Cernobbio. Già dalle prime ore della mattinata, che in questa edizione hanno coinciso con una pioggerellina primaverile che non ha scoraggiato il pubblico. Un serpentone di ospiti, addetti ai lavori e anche di appassionati che, pur di non attendere il "Public Day" della domenica, hanno sborsato oltre 600 euro per assicurarsi un posto sulla terrazza del Grand Hotel di Villa d’Este.
La presentazione. Chiacchiere informali e ovviamente occhi (e obiettivi degli smartphone) sulle vetture, mentre i giudici le analizzavano con attenzione senza risparmiare le domande ai proprietari. Terminato l'esame, le auto si sono incolonnate per la presentazione, in ordine di classe. Prima le concept car, a stabilire un ponte tra il passato e il futuro, poi le vetture che già hanno scritto pagine importanti della storia dell’automobile. Una festa di marchi nobili, ma anche di carrozzieri come Frua, Touring e Figoni, senza limitazioni, se non l’elevata qualità. Tra le contendenti di quest’anno, tanta varietà: da vetture restaurate in maniera certosina ad altre con molta patina, come la Bugatti Type 35 del 1928, che porta a casa il premio Champagne Pommery, come vettura più iconica di quest'anno. Elegantissime nella loro sofferta originalità.
Tanti premi speciali, prima del Best of Show. In attesa delle vincitrici di classe e dell’ambito Best of Show, i giudici hanno assegnato i premi speciali. Oltre alla Bugatti Type 35 escono vittoriose dal sabato di Cernobbio una Bentley 3 Litre (miglior restauro), una Rolls Royce Silver Ghost (la più elegante tra le RR in gara nell’anniversario dei 120 anni del marchio), una Talbot Lago T26 Grand Sport Prototype (Trofeo Poltrona Frau per il miglior interno conservato) e una Aston Martin DB4 GT Zagato (Trofeo Auto & Design). Completano il parterre la Fiat Dino Berlinetta Aerodinamica di Pininfarina nel 1967 (Trofeo ASI per la miglior vettura conservata del dopoguerra), una Lamborghini LP 400 (che si aggiudica il Trofeo Canto del Motore) e la RUF CTR Yellowbird del 1987, condotta dallo stesso Alois Ruf, e vincitrice del Trofeo Automobile Club Como.
La Coppa Oro a una McLaren F1. Anche il pubblico ha potuto dire la propria per assegnare uno dei premi più rappresentativi del Concorso di Eleganza di Villa d’Este - la celebre Coppa d’Oro -, che è stato appannaggio di una delle vetture iscritte nella classe delle supercar della “video generation”: la McLaren F1 del 1995 di Tony Vassilopoulos. Segno che i gusti dei collezionisti, anche quelli più conservatori dei Concorsi di Eleganza, sta evolvendo.