La Dune Buggy nasce negli Stati Uniti con un’esponenziale crescita ed evoluzione sin dai primi anni 60. In Italia, nel decennio successivo, frullando un Volkswagen Maggiolino e creando un guscio in vetroresina Adriano Gatto dà alla luce la Puma, modello mai esploso commercialmente, ma divenuto inconsapevolmente “attore protagonista” di uno dei più noti film di Bud Spencer e Terence Hill: la pellicola "Altrimenti ci arrabbiamo" del 1974.
Prime impressioni. Un'opera d’arte il set del produttore Infinite Statue che ben figurerebbe anche in un museo dedicato al cinema: colpiscono da subito le dimensioni, i colori fiammanti, le cromature, il motore e le action figure dei personaggi firmate Kaustic Plastik.
Un capolavoro La 1:12 è una scala che non perdona, i dettagli sono grandi e tutti visibili, lo sanno bene sia i disegnatori di ZetaKit che hanno realizzato il progetto, sia Simon Antelmi che ha montato questo primo prototipo. Sul frontale si nota la fanaleria, distribuita sulla scocca e sulla parte alta, a sinistra l’enorme specchietto e a destra il faro orientabile. Lateralmente si apprezza la linea con l’inconfondibile scritta “Puma” e la striscia bianca che percorre tutto il perimetro dell’auto sorretta dalle enormi ruote Firestone. Il retro è un capolavoro modellistico: il motore a vista, il bull bar cromato, la marmitta a camino. I personaggi, con vestiti in tessuto, sono snodabili e possono essere inseriti a bordo per ricreare le varie scene del film. Gli interni sono curati e riprodotti in maniera maniacale.
Quattroruote diviso due. Per i fan più esigenti, sono in produzione sempre in scala 1:12, le moto usate nel film. La Motozodiaco Tuareg è un brutto anatroccolo che montava un motore 250cc con accensione a strappo (come quella di una motosega), enormi gomme tassellate e la radio installata frontalmente come nel film. Il modello riproduce perfettamente il quasi introvabile esemplare reale, l’action figure abbinata ritrae Ben (Bud Spencer) nella scena del combattimento nel bosco con una lancia improvvisata fatta con un bastone.
C'è anche quella di Kid. A completare la scena la Ossa 250 Enduro con cui Kid (Terence Hill) sfidava una serie di Ducati scrambler tra gli alberi avendo la meglio sugli uomini del “capo”. Il modello è riprodotto con le modifiche apportate nella pellicola per ragioni di “movie accurate” (la perfetta riproduzione del mezzo di scena): telaio in metallo e dettagli stupefacenti per questo enduro anni 70. L’attore è qui ricreato con abbigliamento (in stoffa) e cappello; anche su questo modellino troviamo la radio con il microfono ad asta da cui faceva la telecronaca della “rissa” tra gli alberi. In Italia qualche Ossa 250 ancora si può trovare; il film ha creato una nicchia di collezionisti che, per fortuna, mantengono e conservano questi mezzi nel tempo.
Valutazione. Un modello da esposizione con dimensioni importanti data la scala: per dare un’idea l’auto è lunga oltre 30 cm. I prezzi (1.200 euro per il kit completo, 590 euro per la sola Dune Buggy con i due personaggi) sono giustificati per qualità offerta e per la tiratura limitata del set. Per prenotarla e rimanere aggiornati sulle date di uscita consultare il sito del produttore www.infinitestatue.com.
Curiosità. I lettori storici di Quattroruote ricorderanno sicuramente la pubblicità che la Puma faceva all’epoca sulle pagine della rivista. Le auto vere si potevano acquistare assemblate o in kit di montaggio, esattamente come la Dune Buggy e le moto in scala 1:12, per i modellisti che vorranno costruirsi da soli queste pietre miliari del cinema italiano.