Piccole bombe francesi: Renault Clio RS, la prima vera Renault Sport - Ruoteclassiche
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18/07/2024 | di Andrea Paoletti
Piccole bombe francesi: Renault Clio RS, la prima vera Renault Sport
Non è esagerata come la R5 Turbo o la Clio V6 e non ha la classe della Clio Williams, ma ha più di una freccia al suo arco per conquistare chi ama la guida sportiva
18/07/2024 | di Andrea Paoletti

La premessa è che la seconda generazione della Clio, introdotta nel 1998, non brilla per avvenenza: i rigonfiamenti della carrozzeria e i fari anteriori, quasi sproporzionati rispetto al corpo vettura, trovano una loro ragione d’essere sulla vitaminizzata V6, ma decisamente meno sulle versioni tradizionali. Anche la Renault Clio RS purtroppo deve scontare questo handicap, ma risponde con i fatti, ovvero prestazioni decisamente notevoli per l'epoca.

172 CV con la fasatura variabile. Ufficialmente commercializzata dal 2000, la Clio RS presentava sotto al cofano un’evoluzione del “Fonte”, il quattro cilindri, sedici valvole, da 2 litri, già utilizzato sulla Williams, ma con profonde modifiche a collettori oltre a un nuovo variatore di fase lato aspirazione. Anche le valvole erano realizzate con una lega più resistente alle sollecitazioni e in questo modo la RS raggiungeva 172 CV, con prestazioni al vertice della categoria: velocità massima di 216 km/h e un tempo da 0 a 100 km/h di 7,3 secondi. Tutto ciò senza rinunciare ad aria condizionata, radio con lettore CD e rivestimenti misti pelle-Alcantara, anche se la qualità degli interni rispetto alla Clio Williams era inferiore.

Col restyling il peso aumenta. Nemmeno il tempo di abituarsi alla prima Clio a fregiarsi della sigla che identifica Renault Sport che nel 2001 arriva già un restyling - comune a tutta la gamma - il quale interviene principalmente sul frontale. I fari diventano triangolari, la calandra viene divisa in due parti, i paraurti rimodellati e i cerchi di lega passano da 15 a 16” con un nuovo disegno. Cambia anche la taratura delle sospensioni, ma purtroppo viene eliminato il cofano di alluminio, cosa che, sommata agli altri aggiornamenti, fa crescere il peso di 60 kg.

La Phase 3 arriva a 182 CV. Negli anni successivi la piccola Renault continua a migliorarsi: nel 2002 l'Esp viene reso di serie e nel 2003, solo sul mercato francese, viene lanciata la serie speciale Jean Ragnotti (300 esemplari), priva di Abs, Esp, airbag laterali, climatizzatore e ruota di scorta, allo scopo di alleggerirla. Fino al punto di rimuovere anche il tergicristallo sul lunotto e la cintura di sicurezza centrale sul divanetto. Nel 2004, con il terzo restyling, arrivano invece novità più sostanziose: il motore, grazie soprattutto a una linea di scarico rivista, passa a 182 CV e il look posteriore viene reso più sportivo grazie a due terminali di scarico che fuoriescono scenograficamente in posizione centrale.

Oltre 50.000 prodotte. Viene inoltre incluso tra gli optional il telaio Cup, ovvero un setup specifico di molle e ammortizzatori che migliora sensibilmente la guida sportiva, cosa che lo rende molto ricercato sugli esemplari usati. Il canto del cigno, nel 2005, dopo 50.000 vetture prodotte, sarà la versione Trophy, riservata a Regno Unito e Svizzera, rispettivamente con 500 e 50 unità, caratterizzate da ammortizzatori Sachs da competizione e cerchi di lega specifici. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, anche le RS normali in realtà non si trovano facilmente e bisogna mettere in conto tra i 10 e i 15.000 euro per un esemplare in buone condizioni.

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