Modellismo: Toyota Celica 2000GT Liftback (1973), la saga ha inizio - Ruoteclassiche
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Quattroruotine
30/08/2024 | di Alberto Bonvicini
Modellismo: Toyota Celica 2000GT Liftback (1973), la saga ha inizio
È la prima puntata di un modello che ha conosciuto ben sette generazioni e tante vittorie nei rally. Analizziamo la riproduzione in scala 1:18 a opera della Autoart, che ha puntato sull’origine di questo bellissimo viaggio
30/08/2024 | di Alberto Bonvicini

Premessa: in realtà, la prima “supercar Toyota anti-europee” è stata la 2000GT del 1967 in serie limitata, ma la Celica d'esordio è questa 2000GT Liftback del 1973, chiamata anche “Japanese Mustang”, perché liberamente ispirata alla classica muscle car americana. Scopriamo insieme questa “antenata”, realizzata in scala 1:18 dalla Autoart.

Il modello. Per poter recensire e giudicare questa replica è stato necessario documentarci a fondo,studiando l’auto reale: i confronti fotografici mostrano che questa riproduzione riproduce fedelmente l'esemplare a cui si ispira. A colpire sono senz’altro gli specchietti laterali posizionati così avanzati. Alzando il cofano, poi, ci troviamo di fronte al poderoso, per l’epoca, 2 litri, molto dettagliato.

Griglia ampia. Frontalmente la calandra “passante” lascia intravedere parti del motore. Bello il fregio GT anteriore e ben fatti i paraurti e i gruppi ottici; la targa riproduce il nome del modello, mentre la parte posteriore è frutto di un lavoro enorme: perfetta la “cornice” delle luci, con il logo GT2000 posizionato al centro nel modo migliore.

Fondoscocca. Un aspetto valutato attentamente dai collezionisti sui vari modelli è la riproduzione del fondo del modellino, che si divide in tre livelli di pregio: quello meccanico, con parti dettagliate e separate (come in questo caso), quello semi-meccanico, composto da un movimento molto leggero dello chassis con accenni di componenti varie, e quello piatto: un fondo liscio, pratico ma poco “credibile”. Visitando la ricchissima gallery, troverete riscontro delle particolarità di questa versione.

All’interno. Il livello di fattura è molto elevato: aprendo le portiere, ci si trova di fronte a una meticolosa riproduzione dell’abitacolo, talmente dettagliata da poter leggere le frequenze della radio e distinguere bene la posizione delle lancette dell’orologio. Il cruscotto, i relativi strumenti e comandi offrono una precisione da collezionismo di alto livello, con la immancabile guida a destra, come il Giappone comanda. Per portarsi a casa questa “pagina” della storia automobilistica del Sol Levante, realizzata di metallo e con quattro aperture, occorrono 265 euro.

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