La Stella Alpina è tornata. La manifestazione, dallo scorso anno organizzata dall’Asi, è la Rievocazione Storica della prima e più famosa corsa che si correva negli anni 50 sulle strade del Trentino Alto Adige. Tre giorni di gara, 500 chilometri con il passaggio su mitici passi dolomitici e 74 prove cronometrate hanno affascinato gli oltre 70 concorrenti al via (numero massimo deciso dagli organizzatori).
I vincitori. La trentanovesima edizione della rievocazione sì è conclusa domenica 8 settembre a Trento con le premiazioni. Il Trofeo Stella Alpina per i vincitori dell’assoluta è andato a Federico e Alberto Riboldi su Fiat 508 C del 1937, primi anche nella classifica Legend per le auto costruite fino al 1955. Nella categoria Celebration, per vetture tra il 1956 e il 1974, si sono imposti Valerio Rimondi e Liana Fava su Triumph TR3 A del 1960 del club Bologna Autostoriche, che ha conquistato anche il primo posto del podio fra i club. Il Trofeo Asi per l’esemplare più rappresentativo legato alla storia della Stella Alpina è stato assegnato, invece, all’Alfa Romeo 6C 2500 del 1948 di Hernst e Claudia Senteler che nel 1951 conquistò il terzo posto nella leggendaria corsa dolomitica.
Inclusione, sostenibilità e solidarietà sono state le parole chiave di questa edizione. Infatti, con il numero 1 è partito l’equipaggio di atleti paralimpici formato da Paolo Ioriatti e Gabriele Dallapiccola, campioni internazionali di Wheelchair Curling a bordo della Lancia Fulvia Coupé dotata di comandi manuali e portacolori del progetto Asi Solidale “Classica & Accessibile”. La stessa vettura si è fatta portatrice di un altro importante messaggio legato alla sostenibilità, perché ha affrontato l’intero percorso alimentata dal bio-carburante Sustain Classic che Asi sta sperimentando e che è stato oggetto di un test speciale sulla pista di Quattroruote.
Dario Converso