Tre giorni di sfilate, itinerari alla scoperta del territorio, chiacchiere tra appassionati e vetture rare e speciali che hanno messo a dura prova la giuria della seconda edizione del Concorso d’Eleganza Varignana 1705. Ieri, il gran finale di quest’evento dedicato a vetture prodotte prima del 1973. Trenta le auto in gara, tra Bugatti, Lamborghini, Ferrari, Isotta Fraschini, Jaguar, Porsche, Aston Martin, Mercedes, insomma, l’élite dell’automobilismo.
Il trofeo del pubblico. Tra le auto che hanno meritato un premio speciale, la Auto Avio Costruzioni 815, esemplare unico, del 1940, un modello che avrebbe potuto passare alla storia come prima Ferrari in assoluto, se non fosse che una clausola contrattuale con la Alfa Romeo impedì al Drake di commercializzarla con il suo nome. Elegante e slanciata, spinta da un 8 cilindri da 1,5 litri (da cui la denominazione 815) è stata pilotata da Alberto Ascari. Il Trofeo del Pubblico è invece andato ad una Fiat 508 CS Berlinetta MM del 1936: sotto al cofano un motore di soli 995 cc per questa piccola e aerodinamica sportivetta prodotta in soli 11 esemplari.
Miglior restauro e sound motore. Il premio per il miglior restauro è finito nelle mani del proprietario di una Porsche 356 Speedster “Pre A” del 1955, scrupolosamente riportata a condizioni, appunto, da concorso, molto ammirata ma non l’unica Porsche degna di nota, in un parterre di alto livello. Che dire infatti della Porsche 904 Carrera GTS del 1964, premiata per il miglior sound del motore, un quattro cilindri boxer da 1.966 cc e 180 CV, ma anche prima classificata nella categoria riservata alle “Eccellenze di Stoccarda”.
Una Miura iconica e una Fiat “giapponese”. Come vettura più iconica - e la scelta, visto che erano presenti anche Ferrari F40 e Porsche Carrera RS, non era certamente facile .– è stata eletta una splendida Lamborghini Miura S del 1970 “lime green”, mentre il premio per il concorrente che veniva da più da lontano è spettato di diritto a Hidetomo Kimura, artista giapponese famoso per i suoi acquari artistici, collezionista ed organizzatore del Concorso d’Eleganza di Kyoto, qui presente con una Fiat 1100 E Ghia “Supergioiello” del 1950.
Premiate anche Alfa, Bugatti e Jaguar. C’erano anche altre categorie specifiche, “Italiane fuori dal coro”, “Prima del temporale”, “British postcards” e “Il meglio della Motor Valley”. A vincere nella prima è stata un’Alfa Romeo 2500 SS Villa d’Este, una delle sole 36 costruite dalla Carrozzeria Touring dal 1949 al 1952, mentre nella seconda ha trionfato una Bugatti T35 A, versione per i clienti di una delle vetture più rappresentative e riconoscibili del marchio francese, qui in un’inconsueta livrea gialla (identificativa delle vetture da corsa del Belgio). Tra le inglesi, il primo gradino del podio è stato appannaggio di una Jaguar E 3.8 OTS del 1963, versione scoperta di quella che il Drake definì “l’auto più bella del mondo”.
Trionfo assoluto. Infine la Best of show e anche prima nella categoria “Il meglio della Motor Valley”, ovvero una Ferrari 275 GTB del 1966: tra le sue caratteristiche che hanno maggiormente impressionato i giudici, il fatto che sia una delle prime "long nose”, oltre ad avere cofano, baule e portiere in alluminio. Possiede la certificazione Ferrari Classic ed è fresca di restauro completo a carrozzeria, interni, motore e meccanica.