Renault 25 V6 Turbo, granturismo alla francese - Ruoteclassiche
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11/10/2024 | di Andrea Paoletti
Renault 25 V6 Turbo, granturismo alla francese
Lanciata quando le concorrenti francesi avevano a listino modelli ormai datati, sfrutta il potente V6 sovralimentato per ritagliarsi una nicchia di mercato
11/10/2024 | di Andrea Paoletti

Non molti sanno che la Renault 25, lanciata sul mercato nel 1984, può vantare il contributo di un grande designer italiano che, per una volta, si è occupato degli interni: la plancia futuristica dell’ammiraglia della Régie - c’è anche un sintetizzatore vocale che segnala guasti e anomalie - è infatti opera di Marcello Gandini, che collaborò con lo stilista francese Robert Opron. Uno dei punti di forza di questo modello era infatti la comodità e la qualità dell’abitacolo, dai materiali al design, tanto da renderla l’auto presidenziale francese per tutti gli anni 80.

Fila a 225 km/h. Il design esterno è tutto sommato convenzionale - se si esclude la scelta dei due volumi e mezzo -, ma con un ottimo valore di Cx, pari a 0,28. La Renault 25 più potente della gamma, ovvero la V6 Turbo, debutta l’anno successivo al lancio, sfruttando il ben conosciuto 6 cilindri PRV da 2.5 litri accoppiato a un turbocompressore Garrett che contribuisce a erogare 182 CV, sufficienti a spingere la vettura a 225 km/h di velocità massima e a scattare da 0-100 in 7,7 secondi. La volontà di realizzare una potente stradista, veloce, ma senza velleità sportive, è evidenziata anche dai dettagli cromati, eleganti, più che da spoiler o minigonne che invece altri marchi esibivano senza problemi.

205 CV per dispetto. Sulla 25, tra interni di pelle e cerchi di lega, si pensa più alla spaziosità, per rubare lo scettro alla Citroën CX, ormai datata dieci anni prima e, nella sua versione più potente, la 25 GTI Turbo, in debito di potenza e con due cilindri in meno. Dopo soli quattro anni, comunque, la 25 viene sottoposta a un restyling piuttosto importante: il frontale, completamente nuovo, è più lungo di 25 mm, le luci posteriori adottano una finitura fumé e vengono offerti cerchi BBS di nuovo disegno. La V6 Turbo beneficia di nuovi alberi a camme e una centralina elettronica rivista in alcuni parametri, soluzioni che permettono di arrivare a 205 CV, valore scelto non a caso, ma come una sorta di “dispetto” al Gruppo PSA che sulla Peugeot 605 3.0 24V SV e la Citroën XM 3.0i V6 24, dotate appunto di motori sei cilindri, non superano i 200 CV.

Baccara, il canto del cigno. La Renault 25 V6 Turbo così rinnovata arriva a 233 km/h, mentre lo 0-100 km/h scende a 7,4 secondi. Ma la sua erede, la Safrane, è in rampa di lancio, motivo per il quale la Casa transalpina nel 1990 - ormai a fine carriera del modello - decide di sparare le ultime cartucce, sotto forma di optional avanzati, come le sospensioni a controllo elettronico (regolabili su tre posizioni, Soft, Normal e Sport) e varie serie speciali, delle quali la più prestigiosa è la Baccara, con interni di un lusso mai visto prima. Selleria di pelle, solitamente color avana, inserti di legno, sedili regolabili elettricamente, moquette più spessa e - chicca vera - un porta abiti posizionato sotto la copertura del lunotto, anch’esso in tinta con gli interni.

Sono poche. Se la 25 V6 Turbo Baccara era ed è una vera rarità, con solo circa 2.700 esemplari costruiti, la scarsa popolarità fuori confine del modello (anche nelle motorizzazioni meno prestigiose) si traduce in pochissimi esemplari ancora circolanti in Italia, con valutazioni tra i settemila e gli undici mila euro, per esemplari, rispettivamente, in buone o ottime condizioni.

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