Considerata da molti una delle generazioni più riuscite della BMW Serie 3 - e non saremo certo noi a negarlo - la E46 possiede quella rara dote di essere allo stesso tempo muscolosa e aggressiva, ma anche sobria ed elegante. Soprattutto se declinata in versione coupé che, per l’occasione, adotta una denominazione nuova, ovvero "Ci", e ancora meglio se equipaggiata con il 6 cilindri in linea 3.0 codice M54B30, che inizia la sua carriera praticamente in contemporanea con l’introduzione, nel 2000, della 330Ci.
Sportiva equilibrata. Dicevamo, perfetto equilibrio stilistico: come definire altrimenti un corpo vettura dalle proporzioni quasi perfette, dove l’esaltazione delle linee curve degli anni 90 viene arricchita da dettagli esclusivi che la differenziano dalla berlina. La calandra è più bassa e allungata, parabrezza e lunotto sono più inclinati e, di conseguenza, nella vista laterale la coupé risulta più acquattata a terra; ma anche paraurti e gruppi ottici hanno un disegno leggermente diverso, tutto alla scopo di accentuare ulteriormente il dinamismo e la sportività. E senza eccessi estetici, orpelli o elementi vistosi, in quanto l’essenziale è più che sufficiente a trasmettere il messaggio: la 330Ci è una vera sportiva.
231 CV sfruttabili. La scheda tecnica parla chiaro: con 231 CV (e 300 Nm di coppia), pieni, corposi e disponibili al semplice tocco dell’acceleratore, la 330Ci sa farsi rispettare, raggiungendo i 250 km/h e scattando da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi. Ma più che i freddi numeri, sono le sensazioni a gratificare chi siede al volante, consapevole di poter godere di tutto il potenziale di telaio e motore senza sforzi e con grande naturalezza. Meno brutale e aggressiva della M3, ma più sfruttabile e con il vantaggio di non dare nell’occhio, visto che, rispetto alle versioni meno potenti, la 330Ci era riconoscibile praticamente solo per i cerchi di lega scomponibili a 5 razze dal disegno specifico.
Dotazione ricca. Una delle peculiarità della 330Ci è inoltre il cambio a 6 marce, introdotto nel tardo 2003, con il restyling che aveva interessato gruppi ottici anteriori e posteriori (ora a Led) e la calandra, sulla falsariga di quanto avvenuto per la berlina e la Touring. Praticamente invariato invece l’abitacolo, che già poteva sfoggiare un volante a tre razze rivestito di pelle, sedili elettrici e riscaldati - quello del conducente con memoria e supporto lombare - e la possibilità di scegliere tra finiture di legno o di alluminio spazzolato.
Prezzi abbordabili. Con il "Performance Package", invece, si otteneva un assetto ribassato, una regolazione più aggressiva del camber e cerchi da 18” con pneumatici 225/40 all’avantreno e 255/35 al retrotreno. Inoltre, erano presenti sedili sportivi dai fianchetti più pronunciati e finiture di alluminio verniciato di nero con una trama esclusiva. Trovare oggi una 330Ci potrebbe non essere facile e i prezzi sono in rapida ascesa. Il nostro consiglio è di sbrigarsi a prenderne una: l'auto si trova ancora in una forbice compresa tra i settemila e gli undicimila euro, a seconda delle condizioni, ma non sarà a lungo così abbordabile.