Quando, in occasione del funerale di Ayrton Senna nel 1994, la sagoma riccioluta di Alain Prost si materializzò tra coloro che erano incaricati di portare il feretro, anche i più acerrimi detrattori del campione francese ne capirono la grandezza umana, oltre che quella, indiscutibile, sportiva.
Prost 70 anni 25
Più efficace che spettacolare. Il fatto che il nome del quattro volte campione del mondo, nato a Lorette il 24 febbraio 1955 - compie infatti 70 anni - sia quasi sempre associato a quello di un mito come Senna non rende giustizia al suo valore, ampiamente dimostrato durante le sue tredici stagioni nella massima formula. Sorprende infatti che nei tanti sondaggi, il nome del “Professeur” esca troppo poco spesso, dimenticando che, fino all’era Schumacher, il detentore del maggior numero di gran premi vinti era proprio Prost, con 51 presenze sul gradino più alto del podio su 202 partecipazioni, ovvero una vittoria ogni quattro corse.
Re della messa a punto. In un’intervista di una decina di anni fa Prost si dichiarò per niente infastidito dal fatto che, apparentemente, la sua statura sportiva non fosse così celebrata, anzi, arrivò a dire che la famosa rivalità con il brasiliano - che ha segnato un’epoca a cavallo tra la fine degli anni 80 e la prima metà dei 90 - era una cosa che lo inorgogliva perché gli aveva permesso di entrare nella storia. Il fatto è che Prost nella storia ci era già entrato da solo. Punto di riferimento per tutto il Circus e uomo da battere, un talento che si esprimeva non tanto nella velocità pura sul giro secco, quanto nell’abilità nella regolazione della monoposto in vista della gara, in cui la perfetta gestione delle gomme e della meccanica lo metteva spesso nelle condizioni di vincere agevolmente, dopo aver fatto sfogare gli avversari. Proprio da questo suo apparente approccio calcolatore, nascerà il soprannome di “Professore”, che però racconta solo parte della storia.
Esordi e prima vittoria. Alain scopre i kart a 14 anni e nel 1976, dopo aver vinto il campionato francese, debutta nella Formula Renault, che conquista al primo tentativo, dominando. Altri tre anni e diventa campione francese ed europeo di Formula 3. A quel punto la chiamata nel Circus dei gran premi non tarda ad arrivare. Debutta con la McLaren nel 1980 in Argentina, andando subito a punti, passa l’anno successivo alla Renault e, sul circuito di casa, a Digione, ottiene la prima vittoria, seguita da altre due, a Zandvoort e Monza.
Poker iridato. Perso per mezzo punto il suo primo titolo mondiale Piloti nel 1984 in favore del compagno di squadra Niki Lauda, Prost si prende la rivincita nel 1985, sempre al volante della McLaren-Tag Porsche, bissando il risultato l’anno successivo grazie al “suicidio” sportivo delle Williams. Il Mondiale del 1989 nasce invece dal discusso incidente nella chicane di Suzuka con Senna, quindi avviene il passaggio alla Ferrari. Sono due stagioni di alti e bassi con il Cavallino rampante (e un ancor più spettacolare incidente sempre con Senna e sempre a Suzuka nel 1990), poi il campione francese si prende un anno sabbatico, per poi riprendere il volante dell’imbattibile Williams-Renault e conquistare il quarto titolo Piloti nel 1993, ritirandosi a fine stagione.
Tester di Quattroruote. Da ricordare anche la sua collaborazione con Quattroruote come tester d’eccezione in più occasioni (come i “Club 4 secondi” del 2007 e 2008 e altri test), pronto a dare i suoi severissimi voti alle sportive dell’epoca. Tra queste, ricordiamo, l’Audi R8, la Ferrari 430 Scuderia, la Lamborghini Gallardo e la “Superleggera”, la Nissan GT-R, la Porsche 911 e 911 GT3 RS.
