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04/07/2025 | di Redazione Ruoteclassiche
La Leggenda di Bassano 2025 chiude in bellezza
Un centinaio le sportive scoperte che si sono cimentate nell'itinerario di 100 km attraverso i paesaggi montani delle Dolomiti
04/07/2025 | di Redazione Ruoteclassiche

Si è conclusa l’edizione del trentesimo anno della Leggenda di Bassano. Manifestazione che già dal primo giorno aveva fatto presagire grandi cose. Del resto bastava guardare la lista delle auto in gara per capire che questo evento, dedicato esclusivamente alle sportive scoperte, è un appuntamento fisso nei calendari dei collezionisti di mezzo mondo.

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Pezzi da novanta

E così, sul prato della Villa Caffo Navarrini di Rossano Veneto, dove si sono tenute le verifiche prima della partenza, si sono viste manciate di Bentley anteguerra (dalla Speed 6 del 1929 alle ‘Bowler’), di Ferrari (compresa la 225 S del 1952 che trionfò a Montecarlo con Vittorio Marzotto nel 1952) e di altri pezzi da novanta (le splendide O.S.C.A., il capolavoro Maserati, la A6GCS, e le icone Alfa Romeo, 6C e 8 C). La giornata d’esordio si è conclusa in modo a dir poco spettacolare, con tanto di cena sul ponte in legno del Palladio, affacciati sul fiume Brenta e con Bassano del Grappa come fondale di scena.

Su e giù dalle montagne

Il tour, che è tornato a Bassano dopo tre giorni di su e giù dalle montagne (specie il terzo giorno, coi suoi cinque passi, per 188 chilometri, da Agordo al Passo Sella), si è concluso in piazza Libertà dove, nonostante le temperature sahariane, gli appassionati hanno accolto partecipanti e vincitori di questa edizione da incorniciare.

Le vincitrici

Le premiazioni, che si sono tenute al Museo Civico, sono state accompagnate dalla Banda Monte Grappa. Ecco gli iridati: primi Piantelli-Montaldi su Bentley Speed Model 3/4.5 litri del 1926, secondi Spaggiari-Zonin su Austin Healey 100/4 BN2 del 1955 e terzi Pastore-Pastore su Fiat 508 Sport Spider del 1935. Il trofeo Giannino Marzotto è andato a Roma-Ider su Ermini 1100 del 1954, mentre quello dedicato a Maria Teresa De Filippis se lo sono aggiudicato Fernandez-Villasenor su Ferrari 250 GT-TR del 1959.

Museo itinerante

La menzione d’onore? Alle Bentley anteguerra, che sono tornate tutte alla base. Complimenti alle auto, alla tempra dei piloti e alla bravura degli organizzatori che, con questo evento, ogni anno riportano su queste strade un museo itinerante di tutto rispetto.

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