Addio a Tom Matano, designer della Mazda MX-5 - Ruoteclassiche
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22/09/2025 | di Andrea Paoletti
Addio a Tom Matano, designer della Mazda MX-5
Amatissimo dalla comunità internazionale dei proprietari della spider giap, ha legato il suo nome anche alla RX-7 più apprezzata, la Fd
22/09/2025 | di Andrea Paoletti

"Always inspired". Insieme a "designer" era l’unica cosa scritta sul suo biglietto da visita – e ogni volta che qualcuno gli chiedeva un autografo – Tom Matano non mancava mai di aggiungere una frase che riassumesse il suo amore per la creatività applicata al mondo dell’automobile.

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Con la Mazda è entrato nella storia

Dopo aver lasciato il Giappone nel 1970 per trasferirsi negli Usa, Matano perfezionò i suoi studi per entrare a far parte della General Motors che lo spedì a farsi le ossa in Australia alla Holden, poi una breve esperienza a Monaco alla BMW, in tempo per seguire lo sviluppo della Serie 3 E36 e ritornare in California, dove, dal 1983 si occupa – come Chief Designer – di vari progetti per Mazda North America. Quello che gli darà fama eterna è la spider che nel 1989 riporta in auge una tipologia di auto, leggera, sportiva e divertente, data ormai per estinta. La prima generazione della MX-5, conosciuta come Miata in Nord America e Eunos Roadster in Giappone è un successo immediato e senza precedenti per la Casa di Hiroshima, tanto da diventarne la bandiera nel mondo e proseguendo ininterrottamente la produzione attraverso quattro generazioni.

Sua anche la più bella tra le RX-7

C’è un’altra auto alla quale Tsutomo “Tom” Matano ha contribuito in maniera determinante, plasmandone le linee morbide a sinuose, ovvero la terza serie dell’iconica sportiva spinta dal motore Wankel. Con la RX-7 FD, Matano realizza un altro classico per Mazda, una delle vetture giapponesi considerate all’unanimità tra le più affascinanti di sempre. Dopo una carriera di successo nell'industria automobilistica, Matano è passato al mondo accademico, diventando direttore della Scuola di Design Industriale dell'Academy of Art University di San Francisco, portando il suo credo basato sul perfetto equilibrio tra design e funzionalità. Un’altra sua ossessione poi era riuscire a creare delle linee capaci di resistere nel tempo e che non snaturassero l’essenza del marchio, pur evolvendosi nel futuro.

Amato da tutta la comunità MX-5

A lui va la riconoscenza eterna di chi possiede una MX-5 Na o una RX-7 Fd come il sottoscritto, ma in generale di tutti gli appassionati di design e auto sportive che piangono la scomparsa di una persona deliziosamente disponibile – tante le occasioni in cui è venuto in Italia, ospite di eventi legati alla MX-5 – e sempre pronta a distillare saggezza nipponica. Lui stesso proprietario di due esemplari delle sue creazioni più famose, una MX-5 nera e una RX-7 grigio metallizzato, fino a pochi anni fa non mancava di postare foto sul suo profilo Instagram @miatapapa mentre si godeva le strade costiere nei dintorni di San Francisco, rispondendo sempre alle domande dei fan e animando instancabilmente con la sua presenza le attività dei club in tutto il mondo. Oinori moushiagemasu, Matano san.

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