Basterebbe dire il nome Escort e in tutto il continente europeo milioni di persone alzerebbero la mano, dichiarando soddisfatti di averne posseduta una. Del resto, con quattro generazioni e oltre 30 anni di carriera, la “media” prodotta dalla Ford, tra versioni berlina e station wagon, ha dimostrato tutte le sue doti di affidabilità e concretezza, unite ad un prezzo concorrenziale. Inevitabile, anche se meno evidente rispetto ad altri marchi e modelli, è stata quindi la presenza in listino di varie serie speciali, con alcune curiosità riservate prevalentemente ai mercati stranieri, alle versioni cabriolet e alla potente RS Cosworth. Nella stragrande maggioranza dei casi inoltre, sobrietà e rigore finivano sempre con il prevalere sulla fantasia, con al massimo delle scelte di colore più coraggiose e spesso molto azzeccate.
Un mix di accessori
Si chiama “Laser” e viene lanciato nel 1984uno dei primi allestimenti speciali realizzati sia per la berlina che per la wagon. Si trattava in realtà di una versione che mescolava abilmente equipaggiamenti presi dai vari allestimenti, per dare vita ad un modello più rifinito ad un prezzo vantaggioso. C’erano infatti i copricerchi presi dalla “Ghia”, così come i listelli cromati sui bordi del parabrezza e del lunotto posteriore, la calandra in tinta con la carrozzeria e, come segno distintivo, i loghi “Laser” sui parafanghi anteriori. All’interno una tappezzeria specifica in tessuto “Truro”, poggiatesta regolabili, autoradio e orologio analogico.
Pseudo sportiva per la Francia
Riservata al mercato francese è la “Manhattan” del 1987, disponibile esclusivamente per la versione berlina. Disponeva di copricerchi integrali specifici, paraurti e modanature laterali di protezione neri con bordino rosso, logo “Manhattan”, rivestimenti interni specifici, sedile posteriore sdoppiato e pannelli insonorizzanti più spessi, oltre alla moquette presente anche nel bagagliaio. Difficile da etichettare, in quanto combinava moderate suggestioni sportive – vedi bordino rosso esterno – con dotazioni più orientate al comfort.
Inglese solo per un anno
Realizzata per il mercato inglese e venduta solo nel 1988, è invece la “Cosmopolitan”, basata sulla 1.3 cinque porte hatchback. L’unico colore disponibile era il bianco diamante con strisce laterali rosse, vetri oscurati, tergicristallo posteriore e tetto apribile. Erano inoltre presenti vetri elettrici anteriori, chiusura centralizzata, un tessuto specifico “Orca” per sedili e pannelli ed esternamente i loghi “Cosmopolitan”, sempre in rosso, particolarmente evidenti sia sulle portiere anteriori che sul portellone posteriore.
Tutta bianca
Molto rara e dal look sfacciatamente anni 80 è la “Special Edition”, conosciuta in Gran Bretagna anche come “Christmas Edition” in quanto lanciata a novembre 1985 ma soprattutto a causa del colore Diamond White esteso a tutta la carrozzeria, inclusa la copertura per la capote. Presentava il kit estetico della RS, composto da spoiler anteriore più profondo, passaruota allargati e minigonne laterali, con fari supplementari, griglia del radiatore in tinta con la carrozzeria, cerchi in acciaio da 14” con disegno “pepperpot” e sospensioni irrigidite.
Sognando California
Passiamo al 1992 per un’altra versione speciale, la California, realizzata sulla base della cabriolet, commercializzata in due colori, verde Provenza e blu Pacifico, entrambi metallizzati. Il copricapote beige, si abbinava agli interni dello stesso colore, realizzati in velluto “Space” con inserti in pelle, mentre a caratterizzare l’allestimento c’erano anche cerchi in lega dal disegno specifico e il cruscotto bicolore, come il volante sportivo. Non mancavano accessori per il tempo abbastanza di lusso come i finestrini elettrici anche al posteriore, la chiusura centralizzata e il segnale acustico di luci accese.
L’Escort cabrio del Kaiser
Solo per la Germania – quando Michael Schumacher correva per la Benetton motorizzata Ford – è questa versione della Escort cabriolet che prende il nome del campione tedesco. Prodotta nel 1993 in sei colori (India Gelb, Karna Grün metallic, Coral Rot metallic, Papaya metallic, Schwarz metallic, Amalfi metallic) con capote rossa, nera o blu, aveva anche cerchi in lega a sei razze da 14” sull’allestimento CLX e da 15” sulla sportiva XR3i. All’interno c’erano due tipologie di tappezzeria, sempre su base grigia ma con puntini (CLX) o disegni (XR3i) rossi e blu che, in quest’ultimo caso, erano abbinati a sedili sportivi Recaro. La ricca dotazione prevedeva anche fari antinebbia, paraurti sportivo e specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili e parabrezza riscaldato “QuickClear”.
Celebra i trionfi nei rally
Rara (solo 200 esemplari) e ambita è la RS Cosworth “Monte Carlo”, prodotta nel 1994 per commemorare il successo nei rally di Monte Carlo del 1993 e del 1994. Disponibile in tre colori di carrozzeria (Ash Black, Mallard Green e Jewel Violet), era equipaggiata con dei cerchi in lega O.Z Racing dal disegno esclusivo, sedili anteriori Recaro con ricamo "Motorsport" sulla parte inferiore delle imbottiture e pomello del cambio in alluminio. C’erano anche decalcomanie esterne argentate "Monte" e pomello del cambio in alluminio.
In Italia si chiama “Martini”
Sul mercato italiano la “Monte Carlo” assume una denominazione diversa, ovvero “Martini” – per motivi di sponsor nei rally – e gli unici esemplari arrivati (circa 57) sono tutti di colore nero (Ash Black) e decorati con un piccolo logo sul baule. Per il resto le vetture sono identiche alle sorelle commercializzate sui mercati inglese, francese, olandese, belga e tedesco, ma l’iconico alettone biplano era optional. Sebbene a listino fosse già presente la versione della RS Cosworth dotata della turbina T25, tutti gli esemplari consegnati in Italia erano ancora dotati della “vecchia” T35.
Firmate Biasion
Riservata al mercato italiano in 120 unità – tutte di colore bianco – sono le “Motorsport Edition”, ovvero una serie speciale della RS Cosworth che, per quanto riguarda primi 80 esemplari, era personalizzata con una targhetta d'argento con numero progressivo e autografo di Miki Biasion. Consegnate nel 1992, erano prive di vetri elettrici, chiusura centralizzata, climatizzatore automatico e apertura elettrica del baule. Non c’erano nemmeno i poggiatesta e l'appoggiabraccio né tantomeno la copertura della ruota di scorta, mentre i sedili avevano un semplice rivestimento in tessuto con motivo a losanghe.
Il tocco del tuner
Ancora la RS Cosworth, anche se in questo caso non si tratta di una serie speciale in senso stretto, quanto piuttosto di un’elaborazione ufficiale – l’unica autorizzata da Ford – curata dallo specialista tedesco Wolf. Le auto passate nelle sue mani si ritrovavano con il motore potenziato a 305 CV, un assetto specifico con ammortizzatori Bilstein e cerchi da 18” firmato Wolf. Nuovo anche il silenziatore, mentre all’interno c’era una pedaliera in alluminio, un volante a quattro razze con il logo del lupo e, al posto del voltmetro, un termometro per l’olio. L’unica caratterizzazione estetica, oltre ai cerchi, era un ulteriore splitter applicato sotto lo spoiler.
