Le versioni speciali per l'Italia della Mazda MX-5 NA
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02/12/2025 | di Andrea Paoletti
Le versioni speciali per l’Italia della Mazda MX-5 NA
La spider giapponese, che fece subito innamorare gli italiani, ha fondato parte del suo successo anche nella capacità di rinnovarsi
02/12/2025 | di Andrea Paoletti

All’inizio era quasi il frutto proibito. La Mazda MX-5 - Miata per gli americani ed Eunos Roadster in patria - sbarcò in Italia in punta di piedi, limitata dal famoso contingentamento che bloccava le importazioni giapponesi a sole 200 immatricolazioni l’anno. Un gioiellino che in pochi ai tempi riuscivano a trovare, per la gioia degli importatori paralleli che setacciavano Stati Uniti e Canada – mercati di riferimento per la spider nipponica – per soddisfare le numerose richieste. Colori? Quattro: rosso Classic Red, azzurro Mariner Blue, bianco Crystal White e grigio Silver Stone metallic. Naturalmente vinse il rosso, con la maggior parte delle Miata italiane da 115 cavalli di questo colore, anche perché, all’inizio, era praticamente l’unico colore disponibile. Appena due anni dopo il lancio, arriva però la prima serie speciale, che sarà ben presto replicata con nuove proposte e variazioni sul tema. Giocando con colori di carrozzeria, dettagli, accessori, rivestimenti interni e dando vita a una ricchissima collezione che ha contribuito non poco a mantenere viva l’attenzione e l’interesse nei suoi confronti. Vediamo insieme le versioni speciali – alcune esclusive – sbarcate in Italia.

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V-special: eleganza british alla giapponese

Nell’estate del 1991 arriva la prima serie speciale, la V-Special: un omaggio al gusto inglese, reinterpretato con cura nipponica. Carrozzeria verde “Neo Green”, interni in pelle color biscotto e copricapote in tinta. Il tetto, però, rimaneva del classico nero: un contrasto curioso che è uno dei suoi segni distintivi. C’erano dettagli da intenditori, come il volante sportivo Momo in pelle e i battitacco cromati. Il prezzo era da fuoriserie: 36.176.000 lire, hard top compreso. Solo 150 esemplari hanno raggiunto il suolo italiano, rendendola una delle più ricercate.

Black special: il lato oscuro della spider

Un anno dopo tocca alla Black Special, seconda e ultima MX-5 con la meccanica originale da 115 cavalli. Identica alla V-Special nell’abitacolo, ma vestita di un nero profondo – “Brilliant Black” – che la rendeva una sorta di Miata in smoking. L’antenna elettrica era un tocco tecnologico che, ai tempi, faceva ancora un certo effetto mentre il listino di 38.199.000 lire, hard top incluso era quasi cinque milioni in più della versione standard, ma la classe, si sa, non ha prezzo.

Sunburst Yellow: il giallo mette allegria

Nel 1995 la gamma si era allargata, con la 1.8 da 130 CV che aveva sostituito la 1.6 da 115 CV e, parallelamente, l’introduzione di una versione depotenziata di quest’ultima con 90 CV. Complice il prezzo più accessibile (circa 31 milioni e mezzo) diventa presto regina delle vendite e rilancia alla grande con 100 esemplari di color giallo brillante “Sunburst Yellow”. Il suo nome ufficiale è “Versione Speciale” e gli interni sono misto pelle e Alcantara neri. Viene venduta completa di hard top e sugli altri mercati prende il nome di California o Sunracer. In realtà – ma solo per i mercati nordamericani – nel 1992 era stata prodotta in 1.519 esemplari una serie limitata di questo colore, sulla base della 1.6 base da 115 CV.

Limited: eleganza per pochi

Nello stesso anno, in Italia, arriva anche la Limited, elegante e raffinata: il colore è un bordeaux micalizzato Merlot Mica (tanto che è chiamata da tutti proprio “Merlot”) con interni in pelle color crema, doppio airbag e hard top di serie. Ne vengono vendute solo 50 in Italia, ciascuna accompagnata da un set di cinque valigie in pelle coordinata: inutile dire che si tratta della più rara di tutte e molto ambita, anche se disponibile esclusivamente con il 1.6 da 90 CV.

La Montego Blue anche in Italia

Nel 1996 anche in Italia arriva una versione speciale, denominata Montego Blue, che adotta appunto questo speciale blu cangiante che, sotto il sole, rivela riflessi verdi, abbinato agli interni in pelle beige come sulla V-Special, colore che in questo caso si estende anche alla capote. I cerchi, diversamente dalla versione americana, rimangono quelli standard a sette razze utilizzati sulle MX-5 normali e la tinta Montego Blue entrerà poi nel listino standard, ma mai più con l’abbinamento beige.

Silver: speciale a modo suo

Il 1997 è l’anno del commiato per la prima generazione, la “NA”. Ma la Miata non se ne va in silenzio: arrivano due nuove edizioni limitate, le ultime della saga per quanto riguarda il mercato italiano. La prima è la Silver, verniciata nel classico Silver Stone Metallic, con interni neri in pelle e Alcantara, volante in pelle, doppio airbag e hard top di serie e prodotta in 100 esemplari numerati anche se sulla targhetta non è riportato il numero totale ma solo il progressivo. Rimane comunque l’unica edizione numerata italiana della NA. Sobria, elegante, forse la meno appariscente tra le speciali, ma impeccabile. Si riconosce anche per i cerchi Enkei a cinque razze da 15” già visti sulla seconda M-Edition.

Il ritorno dello stile british

La British Green100 unità riservate all’Italia – è quasi una riedizione della V-Special del ’91: verde inglese, interni in pelle beige, ma adesso anche la capote è beige e ci sono gli stessi cerchi da 15” della Silver Edition. Arriva nel 1997 ed è l’omaggio finale alle forme e ai colori della Lotus Elan, l’auto alla quale gli ingegneri nipponici si erano ispirati e così, tra il rombo garbato del suo 1.6 e la leggerezza che l’ha resa iconica, la NA saluta l’Italia.

TAGS mazda mx-5
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