Addio a Brigitte Bardot: dea, diva e driver
Cerca
Personaggi
29/12/2025 | di Cesare Sasso
Addio a Brigitte Bardot: dea, diva e driver
Ci lascia un’icona del cinema e dell’immaginario automobilistico, che ha plasmato il modo in cui associamo eleganza, libertà e quattro ruote
29/12/2025 | di Cesare Sasso

Oggi il mondo perde una delle sue figure più indimenticabili: Brigitte Bardot, scomparsa alla fine di questo 2025 all’età di 91 anni. "BB", come la chiamano affettuosamente intere generazioni, non è soltanto un’icona del cinema e della cultura pop del secolo scorso, ma anche una donna la cui immagine, il cui modo di vivere e perfino il cui rapporto con le automobili incarnano lo spirito di un’epoca e hanno influenzato la moda, il costume e l’idea stessa di libertà.

SFOGLIA LA GALLERY

In cima al mondo già da adolescente

Nata a Parigi nel 1934, la Bardot (l’articolo è grammaticalmente sbagliato, ma i nostri nonni la chiamavano così) divenne un simbolo della rivoluzione culturale degli anni 50 e 60: una giovane donna che incarnava la sensualità, la spensieratezza e la libertà di un’epoca che stava rapidamente cambiando. Il suo ruolo in "E Dio creò la donna" del 1956 non solo lanciò la ventiduenne sul palcoscenico internazionale, ma definì un archetipo di bellezza ribelle che è rimasta nella cultura visiva fino ai giorni nostri. La sua carriera fu un crescendo di ruoli capaci di sfidare i codici del tempo: da storie d’amore passionali a drammi più intensi come "La Verità", fino a collaborazioni con i registi della "Nouvelle Vague" come Jean-Luc Godard ne "Il disprezzo". Non disdegnò neppure il canto, incidendo spesso brani per le colonne sonore dei suoi film o per programmi televisivi, come quest’ode alle motociclette Harley-Davidsondel 1966.

La strada come set

E non sorprende che anche la strada e l’automobile siano state parte integrante del mondo di un personaggio così all’avanguardia nello scardinare le consuetudini sociali di un’epoca. La Bardot non fu semplicemente fotografata accanto alle vetture (fu anche protagonista di una copertina di Quattroruote, nel maggio 1961): molte volte fu ritratta alla guida per le strade della Costa Azzurra e del centro di Parigi, rappresentando l’idea stessa di libertà che le quattro ruote hanno sempre evocato. Dalle immagini in bianco e nero a bordo di spider francesi e italiane durante le riprese o in vacanza, fino a quelle più private con le piccole vetture della normalità, la sua relazione con le auto merita un capitolo a parte. Tra le tante immagini che la ritraggono con le auto, è iconica quella in cui si esibisce nella sua "signature pose": shorts cortissimi per l’epoca e top da spiaggia, mentre recupera una borsa dal sedile della sua cabriolet. In ogni caso, per gli appassionati di auto, Brigitte Bardot rimarrà per sempre quella giovane bionda eterea che non disdegnava un giro su una spider sotto il sole spensierato della Costa Azzurra.

COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Dicembre 2025
Nel numero di dicembre, Honda Prelude, Citroën CX vs Lancia Gamma, Alfa Romeo Brera Coupé 3.2 V6 Q4, i segreti dell'aerodinamica, tre Veteran, come sta cambiando il mercato delle storiche, gli eventi e molto altro
Scopri di più >