Asi Autoshow, salotto viaggiante n. 13 - Ruoteclassiche
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21/09/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Asi Autoshow, salotto viaggiante n. 13
L’Asi Autoshow 2015, in calendario dal 17 al 20 settembre in Abruzzo, è stato la tredicesima edizione della manifestazione per eccellenza fra quelle a tema prettamente automobilistico organizzate dall’Asi, Automotoclub Storico Italiano, presieduto dall’avvocato Roberto Loi. Presenti 120 vetture di ogni marca e periodo storico.
21/09/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

L’Asi Autoshow 2015, in calendario dal 17 al 20 settembre in Abruzzo, è stato la tredicesima edizione della manifestazione per eccellenza fra quelle a tema prettamente automobilistico organizzate dall’Asi, Automotoclub Storico Italiano, presieduto dall’avvocato Roberto Loi. Sì, perché anche i veicoli commerciali, le motociclette, le macchine agricole hanno un evento riservato alla propria categoria. Ovvio, però, che il raduno più importante, anche per la sua durata, sia quello per le auto storiche.

A Silvi Marina, campo base della manifestazione, sono arrivate 120 vetture di ogni marca e periodo storico, dalla EMF Thirty del 1909 alla Saab 900 Cabriolet del 1992. Il programma prevedeva visite ad Atri, paese della liquirizia, a Capestrano e al suo castello, a Santo Stefano di Sessanio, piccolo borgo medievale una parte del quale è stata trasformata in "hotel diffuso", a Lanciano e a Pescara. A Lanciano si è tenuto un convegno sul motorismo storico abruzzese i cui relatori sono stati Tazio Taraschi, figlio del preparatore e costruttore Berardo; Bruno Patriarca, anch’egli preparatore e ancora in attività; Francesco Nuvolari, nipote del Mantovano Volante, che ha ricordato la Coppa Acerbo che si disputava sul Circuito di Pescara.

A Pescara, invece, è stato possibile visitare la casa natale di Gabriele D’Annunzio. Tra le auto storiche intervenute, segnaliamo una Jaguar SS 100 del 1936, una Lancia Artena del 1935, una Riley 2½ Litre del 1952, una Ford Mustang Zagato del 1967, una Cadillac Coupé De Ville gialla del 1959 giunta su strada da Milano, una Bristol 401 del 1953 e una Fiat 500 (la mitica Topolino) del 1938 che, pur venendo continuamente superata dagli altri equipaggi, soprattutto sulle strade di montagna, ha completato tutto il tragitto senza mai perdere un colpo.

Fulvio Zucco

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