Oltre 1 milione di veicoli storici, 8,2 milioni di cittadini interessati al tema e 5,5 milioni di sterline di giro d'affari collegati al mondo classiche nel Regno Unito, passando per meccanici e ricambi, compravendite e riviste. Con benefici effetti anche su export e bilancia commerciale.
Sembrano numeri da report finanziario e invece sono solo alcuni dei risultati del National Historic Vehicle Survey 2016, frutto del sondaggio su un campione di popolazione unito all'analisi di dati ufficiali effettuati dalla Federazione dei veicoli storici inglese che ogni 5 anni si dedica a fotografare "lo stato delle cose" d'Oltremanica legato alle classiche.
Business, valori economici ma anche passione in senso allargato. L'edizione 2016 del report fotografa la realtà fatta di auto registrate come veicoli storici (1.039.950 per l'esattezza, di cui 512.498 auto, 124.812 bus, van o camion, 105.703 mezzi agricoli o da lavoro e 298.936 motociclette) e pareri su questo mondo raccolti tra coloro che auto non ne possiedono ma sono interessati al tema. E qui si arriva a numeri e considerazioni sorprendenti: ben 8.2 milioni di abitanti in Inghilterra sono interessati al tema auto classica e prevedono di leggere notizie che li riguardano partecipando a eventi o semplicemente sono felici di vederle su strada.
Addirittura 23 milioni, vale a dire quasi 1 abitante su due, vedono le auto storiche come parte della tradizione del paese e pensano che debbano essere preservate in futuro come memoria storica. Un dato davvero eclatante che fa capire come le classiche siano davvero parte del patrimonio culturale della nazione. Passione, affetto e tradizione che poi si traduce in altre considerazioni che emergono scorrendo le pieghe di numeri e risposte date da proprietari e cittadini comuni su base demoscopica: ben 16 milioni di cittadini sarebbero favorevoli a vederle girare su strada piuttosto che chiuse in museo.
Il valore complessivo del parco classiche inglese ammonta a 17.8 miliardi di sterline, normale quindi che l'84% trovi sicuro ricovero in garage ma non solo: in tempi di crisi economica fa piacere notare che l'indotto legato a compravendite, manutenzione, eventi e altro ancora produca 34.900 posti di lavoro, con molti operatori che si lamentano di non trovare abbastanza manodopera giovane e qualificata.
Fin qui i dati attuali, ma come spesso accade, per rendersi conto del quadro evolutivo meglio mettere in fila i risultati del 2016 con quelli delle precedenti analisi: i partecipanti a eventi e attività di club sono passati in soli 10 anni da 1.1 milioni a 5,5 milioni. Il numero di veicoli storici che nel 2011 era pari a 850.000 ora arriva a 1.039.950 e il giro d'affari complessivo e' passato da 1.6 milioni di sterline a oltre 5,5. E il futuro? Secondo il 54% dei commercianti il business legato alle storiche crescerà ancora.
Luca Pezzoni