Per la seconda volta consecutiva, dopo la vittoria messa a segno nel 2014, è stata la coppia composta da Roberto Crugnola e Marco Vida, a bordo della Lancia Fulvia 1.6 HF del 1971, a conquistare il primo posto assoluto nell’edizione 2017 della Parma-Poggio di Berceto (si è tenuta sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre). Cugnola e Vida hanno vinto per un solo centesimo di secondo sull’equipaggio Iotti-Lamini, a loro volta più forti di Fontana-Scozzesi, terzi su A112 Abarth. Primo classificato, invece, per la Coppa delle Dame, l’equipaggio porta colori di Ruoteclassiche, Bottini-Boscardin su Triumph TR3 del 1956.
A dare ancora più smalto alla manifestazione, una presenza curiosa ma significativa: quella di Ermanno Cuoghi, capo meccanico in Ferrari ai tempi di Niki Lauda che, dopo 40 anni di corse automobilistiche, si è prestato a navigare l’amico Paolo Ravazzi su una Austin Healey Sprite MK1 del 1958. Una presenza prestigiosa per una manifestazione tra le più famose in quanto a tradizione. La prima edizione fu infatti organizzata nel settembre del 1913 per celebrare il centenario di Giuseppe Verdi.
Nata come gara di velocità in salita, nelle edizioni dal 1913 al 1955 si sono messi in gioco i piloti italiani più grandi di quei tempi, da Campari ad Ascari, da Villoresi a Enzo Ferrari, che qui debuttò come pilota nel 1919, a soli 21 anni, su una CMN - Costruzioni Meccaniche Nazionali, piccola casa automobilistica milanese. Arrivò solo undicesimo, mentre la vittoria andò ad Antonio Ascari, che vinse su Fiat 25-35HP.
Sarà anche per questo, e per celebrare i 70 anni del Cavallino Rampante, che alla Parma-Poggio di Berceto 2017 erano presenti oltre 30 vetture della Casa di Maranello, sia modelli d’epoca sia più recenti, indubbiamente di grande richiamo. Così come il Centro Porsche Parma – Autocentro Baistrocchi, che ha deciso di dare il suo supporto con alcuni modelli del marchio tedesco, in funzione di apripista e in supporto alla manifestazione.
Gli iscritti ufficiali al via, domenica 1 ottobre, invece, sono stati oltre 70, partiti dal Teatro Regio di Parma con la sola numerazione pari, come da tradizione, dal 2 al 142. Distanziati di un minuto l’uno dall’altro, gli equipaggi si sono dovuti misurare con 52 prove cronometrate, suddivise in gruppi concatenati, dai 7 secondi a un minuto al massimo di durata ciascuna, lungo un percorso di 140 km. Assente il rassicurante cartello giallo, il che ha reso le prove mai scontate e dalla successione davvero intensa.
I gruppi di prove si sono percorsi prima in un senso e poi in quello contrario, nella seconda parte di gara. La mattina, infatti, le auto si sono dovute misurare anche con il mal tempo e con la nebbia, che le ha accolte nella località appenninica di Berceto, ma non prima di aver sfilato per i comuni di Parma, Collecchio, Sala Baganza, Fornovo di Taro e Terenzo, e poi via a ritroso fino al rientro alla corte di Giarola, nel parco del Taro.
Per i regolaristi più incalliti, però, la manifestazione aveva preso inzio nella giornata di sabato 30 settembre con il Circuito di Parma – Trofeo del Prosciutto di Parma, che ha preso per la gola driver e navigatori prima passando da Monte delle Vigne e poi da Sala Baganza, per una entusiasmante pre-gara di 42 prove cronometrate.
Hanno vinto il Trofeo del Prosciutto di Parma, e un prosciutto vero e proprio, Iotti-Lamini su A112 Abarth. Mentre hanno brillato al Concorso d’Eleganza A.A.V.S – FIVA Vittorio Klun (un concorso dinamico durato entrambi i giorni) tre magnifici esemplari: prima classificata una Lancia Aurelia B24 Spider del 1957, seconda classificata una Ferrari Daytona 375 GTB 4 del 1972, mentre terza è stata eletta una Lancia Appia Zagato GTE del 1961. 7
Primi classificati, invece, per il Trofeo Centro Porsche Parma, l’equipaggio Gazza-Nocco su una Porsche 356 SC Coupè, che ha vinto un corso di pilotaggio Warm-Up per l’anno 2018 con gli istruttori ufficiali della Porsche Drive Experience.
Himara Bottini (foto di Roberto Mainardi)