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21/08/2018 | di Elisa Latella
Herbie, compie 50 anni il Maggiolino tutto matto
Sono passati cinquant'anni dall’uscita di “Un Maggiolino tutto matto” (The Love Bug), film della Disney diretto da Robert Stevenson e primo episodio di una fortunatissima saga.
21/08/2018 | di Elisa Latella

Sono passati cinquant'anni dall’uscita di “Un Maggiolino tutto matto” (The Love Bug), film della Disney diretto da Robert Stevenson e primo episodio di una fortunatissima saga. I protagonisti sono un pilota da corsa deluso di nome Jim Douglas e un Maggiolino pensante e sentimentale chiamato Herbie, uniti nell’avventura della El Dorado race, corsa in due tappe dalla Sierra Nevada fino alla Yosemite Valley e ritorno.

Una star del cinema. Un inizio felice, proseguito poi con "Herbie il Maggiolino sempre più matto" nel 1974, "Herbie al rally di Montecarlo" nel 1977 (l’auto che ha recitato in questi due film nel 2015 è stata venduta all’asta per 86.000 dollari), "Herbie sbarca in Messico" nel 1980 e "Herbie il super Maggiolino" nel 2005. Del 1982 il debutto sul piccolo schermo, con la serie TV "Herbie, the Love Bug" e il film del 1997 "Il ritorno del Maggiolino tutto matto". Diversi i riconoscimenti ottenuti, tra cui un Laurel Awards e un Golden Screen.

L'auto. Color Pearl White L87 (senza effetto "perlato"), con adesivi dai colori statunitensi (blu, bianco e rosso), e il numero di targa che è la sigla della frase "Our First Production, 8-57" (Robert Stevenson inizia a lavorare in Disney nell'agosto del 1957), Herbie era in grado di impennare grazie ad un motore Volkswagen da 1,8 litri a doppio carburatore.

Comparse illustri. Tra le altre auto usate nel film originario e in quelli successivi, le Lamborghini 400 GT e Miura P400 S, una Lancia Scorpion, una De Tomaso Pantera, varie Porsche (917, 911, 356 Cabrio), diverse Lancia (Fulvia Zagato, Stratos Stradale, Stratos), una Lotus Elan S3, un’Alpine A310, le Ferrari 365 Daytona, Dino 246 GT e 250 MM, le BMW 3.0 CSi E9, 2002 Turbo e 2800 CS e molte altre.

Jim, eroe per caso. Un omaggio a quello spirito del mondo delle corse e dello sport un po’ dimenticato, in cui vince la scommessa chi tifa per il più debole, che poi riserva delle sorprese. Che gusto c’è a stare dalla parte del più forte? E così in tanti, fin da piccini, si sono appassionati alla storia di Jim, pilota in declino che compete nei demolition derby e divide un alloggio di fortuna con l’amico Tennessee Steinmetz. Dopo aver distrutto l’auto in una gara, Jim si trova costretto a doverne acquistare un’altra economica. Difende un Maggiolino bianco dai calci del ricco concessionario Peter Thorndyke, e se lo ritrova riconoscente sotto casa il giorno dopo: una sorpresa che gli costa un’accusa per furto.

Un Maggiolino per amico. L’assistente di Thorndyke, Carole, propone a Jim l’acquisto del Maggiolino a rate per risolvere il problema. Pur rivelandosi più che intraprendente e talvolta fuori controllo, il Maggiolino crea occasioni d'incontro tra Jim e Carole, è velocissimo e adatto alle gare e Tennesse, convinto che abbia un’anima, lo chiama Herbie. Così tra inseguimenti, rischi di sabotaggi e attacchi di gelosia nei confronti di altre auto, Herbie riesce a vincere in pista battendo Thorndyke e a partire, alla fine del primo film, per il viaggio di nozze di Jim e Carole. Un lieto fine d’altri tempi, proiettato nelle sale appunto, mezzo secolo fa, e mai passato di moda.

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