Goodwood Revival Meeting 2018, una fantastica giostra indietro nel tempo - Ruoteclassiche
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10/09/2018 | di Laura Ferriccioli
Goodwood Revival Meeting 2018, una fantastica giostra indietro nel tempo
Si è appena concluso il Goodwood Revival Meeting 2018, ancora più festoso del solito grazie al bel tempo e segnato da un inizio sensazionale col tricolore
10/09/2018 | di Laura Ferriccioli

Si è appena concluso il Goodwood Revival Meeting 2018, ancora più festoso del solito grazie al bel tempo e segnato da un inizio sensazionale col tricolore.

Indiscussi protagonisti. Intanto un nome e un cognome, Emanuele Pirro. Uno che non ha bisogno di presentazioni. Poi la primadonna indiscussa del Goodwood Revival Meeting 2018: la ben nota e inconfondibile Ferrari 250 GT Drogo “Breadvan” del 1961. Insieme i due hanno segnato un trionfo al Goodwood Revival Meeting 2018 che più spettacolare non poteva essere, dopo un lungo testa a testa con una E-Type che si è classificata seconda. Il trofeo, che dura un'ora, era il più amato: il Kinrara Trophy. Ha dato inizio al Goodwood Revival Meeting 2018 venerdì scorso come unica disputa della giornata, dopo un'attesa prevista fino alle 18,45. Il motivo di tante aspettative? Un mix di belve unico al mondo e impressionante, con auto che hanno fatto la storia del motorismo.

Tutte insieme appassionatamente. Nove Ferrari 250 GT SWB, quattro Aston Martin DB4 GT, due AC Cobra, solo per citarne alcune. Già soltanto trovarsi vicini a una trentina di macchine tra le più “belle e impossibili” al mondo è una grande emozione che fa sembrare di essere in una favola. Figurarsi vederle correre tutte insieme e darsi battaglia in pista. Dove ovviamente “si baciano” e, spesso, si scontrano, com'è successo per quattro volte in questa gara inaugurale in cui, fra l'altro, un incidente tra più auto si è sfiorato per un soffio. C'era anche un team italiano e non era l'unico di questa edizione dell'evento, la ventesima. Tutti i dettagli e il racconto dei protagonisti saranno nel prossimo numero di Ruoteclassiche in edicola.

Giacche di tweed e divertimento sfrenato. Il Revival, però, non è solo pista: mentre le vetture in gara affrontano la chicane nel tracciato originale dell'epoca, l’atmosfera che avvolge le tantissime attrazioni tutto intorno al circuito - e tutte assolutamente in tema anni Cinquanta, per rievocare il periodo in cui il circuito all'interno della tenuta di Goodwood è stato attivo, dal 1948 al 1966 -, è qualcosa che vale la pena di provare almeno una volta nella vita. Dai chioschi del tè ai rivenditori di dolci tipici del periodo, dai giochi da luna park agli hula-hop, fino alle parrucchiere che forniscono eleganti acconciature in stile alle signore, è pieno di attrazioni una più divertente dell'altra. Tutto riporta al periodo post bellico in cui le coppie britanniche trovavano nelle corse automobilistiche lo svago di cui avevano bisogno per lasciarsi alle spalle l'austerity e guardare con ottimismo verso il futuro della loro nazione. E allora, ecco di nuovo i balli, il rock&roll, i pic-nic, le coppe di champagne à gogo. In una parola: euforia. “La guerra è finita”, insomma, e pare che sia davvero adesso.

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