Una mostra e una conferenza mettono a fuoco caratteristiche e storia della straordinaria Isotta Fraschini Fenc di Gian Luigi Saccardo. Appuntamento il prossimo sabato a Schio
È una delle automobili ante Prima guerra mondiale dalla storia più romanzesca di cui si abbia notizia.Riportata in Italia dall'industriale veneto Gian Luigi Saccardo, che l'ha custodita per un decennio fra le sportive della sua collezione di vetture d'epoca, la rarissima Isotta Fraschini Fenc semiracer del 1908 è stata smontata ed è rimasta nascosta in cinque casse per 45 lunghi anni, fino al 2015.
Rarità assoluta. In Italia ne esiste soltanto un'altra e, considerate le due in Australia e un esemplare negli USA, in totale ne risultano soltanto cinque. Ne parleranno acuni esperti sabato prossimo proprio presso il complesso di archeologia industriale della fabbrica Saccardo di Schio, in provincia di Vicenza, nella conferenza organizzata dall'Historic Club Schio dal titolo “Isotta Fraschini e le corse” in occasione della mostra “L'auto più vecchia Schio”. Sarà presente anche il presidente dell'Asi Maurizio Speziali.
Una Gioconda a quattro ruote. All'epoca della sua produzione, il modello non ha superato le cento unità e, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando Saccardo ha iniziato le ricerche, non se ne contavano più di quattro nel mondo. Dopo qualche vano tentativo d'acquisto presso l'australiano Lyndon Duckett, che considerava la Fenc come una Monna Lisa, una lettera dell'amico spagnolo Nicolas Franco Jr, nipote del dittatore Francisco Franco, ha acceso improvvisamente un lume di speranza: “Se trovi una Hispano-Suiza Alfonso XIII, ti faccio avere l'Isotta Fraschini tanto desiderata”. E così, Saccardo, dopo averne recuperata una in Francia ha iniziato in tempi rapidi le procedure di scambio delle due vetture, avviando le pratiche per riportare in terra d'origine la semi racer italiana.
In transatlantico fino a Genova. Dall'Argentina la Fenc ha raggiunto, perfettamente integra, l'officina del meccanico di fiducia del suo nuovo proprietario nel 1959. Poi, per l'industria di accessori tessili Saccardo sono sopraggiunte gravi difficoltà economiche e per la famiglia sono inziati gli anni della discordia, fino a quando, vendute già quasi tutti i veicoli della collezione d'epoca, l'Isotta Fraschini è stata smembrata e nascosta. Girolamo, il figlio al quale Gian Luigi aveva assegnato l'automobile, ne ha recuperato le parti l'11 gennaio 2016 in uno scantinato e in un granaio, dando inizio immediatmente al lento lavoro di ricomposizione della vettura e al suo restauro: la presentazione ufficiale al pubblico della Fenc rimessa in sesto è avvenuta alla fiera Automoto D'Epoca di Padova l'anno scorso.
Il programma. La conferenza di sabato 24 ripercorrerà le vicende di questo incredibile esemplare, nonché la storia dell'Isotta Fraschini e del suo progettista Giustino Cattaneo, passando in rassegna anche le competizioni alle quali la marca ha preso parte. Prenderanno la parola, oltre al proprietario Girolamo Saccardo, anche Umberto Voltolin, presidente del Registro Storico Isotta Fraschini, Lorenzo Boscarelli presidente dell’Associazione Italiana per la storia dell’automobile e Danilo Castellarin responsabile dell'ASI della Commissione Storia e Musei. La mostra sarà aperta dalle 10,00, mentre la conferenza è fissata per le 15 e conterrà anche una descrizione tecnica del montaggio della Fenc a cura dell'architetto Diego Filippi. L'iniziativa proseguirà anche domenica 25 con una esposizione di biciclette d'epoca di inizio Novecento e una conferenza alle ore 15,00 che dibatterà del ruolo di questo mezzo di locomozione. Per ulteriori informazioni v'invitiamo a visitare il sito dell'Historic Club Schio.