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12/01/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
24 ANNI DI LE MANS
Fino agli anni 60 fu al servizio dei commissari di gara della celebre corsa francese. Derivata dalla nostra “Balilla”, si distingue per la cilindrata maggiorata da 998 a 1090 cm³ e alcune modifiche estetiche. Un collezionista l’ha ritirata come omaggio per avere acquistato altre due vetture dallo stesso commerciante.Paghi due e prendi tre: così Remo […]
12/01/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

Fino agli anni 60 fu al servizio dei commissari di gara della celebre corsa francese. Derivata dalla nostra "Balilla", si distingue per la cilindrata maggiorata da 998 a 1090 cm³ e alcune modifiche estetiche. Un collezionista l'ha ritirata come omaggio per avere acquistato altre due vetture dallo stesso commerciante.

Paghi due e prendi tre: così Remo Giacomini, elettrauto in pensione appassionato di utilitarie francesi d'anteguerra, per l'acquisto di una Peugeot "172" e di una Rosengart "5 CV" ha ricevuto in regalo una Simca "8" (clone della Fiat "Balilla"). Inizialmente pensava di tenerla come fonte di ricambi per le sue "Balilla", ma poi, constatato che la vettura era complessivamente in buone condizioni, ha deciso di restaurarla.

L'intervento più costoso riguarderà probabilmente gli interni e le cromature. Il motore gira con sorprendente regolarità e alcuni indizi fanno ritenere che la percorrenza complessiva sia inferiore ai 100.000 km. Prima di essere acquistata da un collezionista francese, questa Simca aveva avuto come unico proprietario l'Automobile Club de l'Ouest, che l'aveva immatricolata nel dipartimento della Mayenne, nella regione della Loira, la stessa di Le Mans. E proprio all'autodromo di Le Mans la "8" ha trascorso gran parte della sua esistenza: durante le competizioni serviva ai commissari di gara, negli altri giorni veniva utilizzata dal personale del circuito per sbrigare commissioni e formalità. Un uso quindi leggero, che non l'aveva affaticata.

Messa a riposo per obsolescenza, la Simca è finita nelle mani di appassionati, che si sono preoccupati di tenerla sempre all'asciutto. Così è giunta fino a noi completa di tutti i particolari e con carrozzeria aggredita dalla ruggine passante solo in due punti.

La "8" riprendeva abbastanza fedelmente la linea della "Balilla 4 marce", ma invece del motore da 998 cm³ aveva un "1090" ed esteticamente si differenziava per alcune modanature e per i cerchi ruota di disegno sportivo, molto simili ai nostri Fergat.

TAGS Simca
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